Ryanair ha nove giorni di tempo per fornire spiegazioni sulla nuova policy del bagaglio a mano a pagamento che entrerà in vigore il prossimo primo novembre. L’Antitrust ha infatti notificato al vettore irlandese l’avvio di un sub-procedimento cautelare per l’eventuale sospensione provvisoria della pratica commerciale ritenuta scorretta in considerazione “del pericolo di un danno grave e irreparabile” ai consumatori costretti a corrispondere dal primo novembre un supplemento rispetto alle tariffe standard del vettore, per un servizio – uno spazio per il bagaglio a mano – “che rappresenta un elemento essenziale del contratto di trasporto”.
Nel mirino, insieme alla compagnia irlandese, anche la low cost ungherese Wizz Air che avendo annunciato una simile policy è incappata nello stesso provvedimento.
Esultano i consumatori, in primis Altroconsumo e Codacons che sottolineano le “migliaia di telefonate e messaggi dei viaggiatori per protestare sul pagamento in più richiesto da Ryanair” e ricordano anche che le ripetute modifiche delle regole e condizioni per il trasporto del bagaglio a mano potrebbero esporre i consumatori al rischio di incorrere in altri sovra costi – previsti per il mancato rispetto delle nuove condizioni – nel caso in cui si presentino al gate con un bagaglio a mano non registrato.
La politica dei bagagli di Ryanair era già finita nel mirino dell’Antitrust all’inizio del 2018 per il supplemento dell’imbarco prioritario obbligatorio per non mettere il bagaglio a mano in stiva e si aggiunge alla multa da 1,85 milioni comminata lo scorso anno per il caos dei voli a settembre e ottobre, causati dalla mancanza di piloti.