Balneari, Salvini annuncia decreto per indennizzi entro marzo


Agli Stati generali del Turismo Balneare organizzati dal Sib nella sede di Confcommercio a Roma, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini annuncia che l’atteso decreto attuativo sugli indennizzi sarà pronto entro il 31 marzo. Quindi invita gli operatori la settimana prossima perché “abbiamo già la bozza su cui stiamo lavorando giorno e notte già da tempo ma abbiamo anche tre settimane di tempo per lavorare assieme aggiungendo, togliendo, emendando e modificando”.

“Ho avuto uno scambio epistolare ricco con la Commissione europea – dice Salvini scatenando l’approvazione della platea – che mi dice come dovrei scrivere il decreto. Con estrema educazione e sobrietà ho fatto rispondere che ‘grazie, il decreto ce lo scriviamo noi perché siamo un Paese sovrano. L’impegno è dare certezze e stabilità” e “indennizzi veri” che prevedono per “chi per scelta o necessità vorrà cedere attività il giusto compenso per quello che è stato fatto”.

Il punto saldo – secondo il vicepremier – è il “riconoscimento del valore degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati” e poi “criteri di equa remunerazione aggiornati al 2025” e “rivalutazione degli investimenti”. “Purtroppo – sottolinea – c’è qualcuno a Bruxelles che ritiene che il subentrante dovrebbe lasciare una mancia a chi lascia. Un roba del genere non la firmo. Inseriamo, inoltre, il criterio dell’equa remunerazione. Se hai lavorato bene, ciò ha un valore e questo deve essere indennizzato”.

La proposta al momento prevede di corrispondere “l’indennizzo, inclusa l’equa remunerazione, al concessionario uscente, in misura non inferiore al 20% all’atto dell’aggiudicazione della concessione demaniale e per la restante non oltre il termine di sei mesi dall’aggiudicazione” e, secondo Salvini, “bisogna lasciare il minimo spazio di interpretazione alla giustizia amministrativa o all’ente locale altrimenti è il caos”.

E precisa: “farà parte del pacchetto anche una rideterminazione dei canoni”. In sede di approvazione “di un decreto complicato perché anche io ritengo che la Bolkestein sia superata nei modi, nei tempi e nei fatti, però da ministro devo lavorare con gli strumenti che ho a disposizione”, Salvini assicura di essersi fatto carico “della scrittura del dl che evidentemente soddisferà alcuni e non soddisferà altri: mi piacerebbe che ci fosse unanimità ma difficilmente nella vita è così”.

Preoccupazione è stata espressa dalle associazioni dei consumatori Unc e Codacons che parlano degli indennizzi come ennesimo “regalo ai balneari inaccettabile e contrario a quanto richiede l’Ue”.

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