I bambini italiani in vacanza sono considerati cafoni e indisciplinati. È l'esito di uno studio dell'associazione 'Donne e qualità della vita', condotto su un campione di 500 albergatori europei. Per il 66% degli intervistati i bambini italiani in vacanza sono giudicati più maleducati, incivili e irrispettosi di bambini di altri paesi. A contendersi il primato della maleducazione sono i figli dei romani (19%) e dei milanesi (17%), seguiti dai pargoli dei napoletani, malgiudicati dal 14% degli intervistati, dei torinesi (13%), dei bolognesi (11%), dei baresi (10%), dei palermitani (8%) e dei calabresi (7%).
Tra i più educati i fiorentini e gli umbri, che incassano appena il 3% dei giudizi negativi, seguiti dai veneziani con il 5%. Ai piccoli italiani gli albergatori europei rimproverano di essere irrispettosi e incivili, spesso molesti per gli altri ospiti dell'albergo. Nel 22% dei casi viene contestata l'eccessiva vivacità fuori luogo. Nel 20% dei casi gli albergatori denunciano corse nei corridoi e nella hall, nel 17% danni alla struttura. Non va meglio neanche a tavola dove, secondo il 15% degli intervistati, i bambini italiani sono maleducati e capricciosi. Per il 12% del campione i bambini italiani trovano divertente giocare con l'ascensore, mentre il 9% condanna l'abitudine di tenere alto il volume di tv e radio nelle stanze. Tra i bimbi più amati i figli degli svedesi sono (27%), seguono i danesi e gli svizzeri. Ben giudicati anche gli irlandesi (19%) e i figli degli inglesi (15%). Meglio degli italiani anche bambini spagnoli e russi, che condividono il 12% dei consensi. Tra le buone regole da seguire durante un soggiorno in albergo al primo posto c'è la guerra ai rumori molesti: niente televisione e radio al massimo, niente grida, strilli, lamenti, mugolii. Al secondo posto il non correre nei corridoi e non girare per l'hotel in pigiama. La terza regola riguarda il rispetto per le proprietà dell'albergo.