La cultura, intesa non solo come arte, architettura, paesaggio ma anche come cibo, vino, artigianato, moda e spettacolo, può e deve diventare la chiave dello sviluppo del turismo in Italia ma anche in Europa e nel mondo. E’ il fulcro del lungo intervento del sottosegretario ai beni culturali e al turismo Francesca Barracciu alla 94/a sessione del Comitato Turismo Ocse presieduto dall’italiano Armando Peres in corso oggi e domani a Varsavia.
“Io rappresento – ha detto il sottosegretario – l’Italia, culla della civiltà e dell’arte occidentale, una meta ambita per i turisti di tutto il mondo, fin da quando i giovani aristocratici venivano da noi per un Grand Tour di formazione. I tempi sono cambiati. Fortunatamente si è allargato il bacino di chi può viaggiare ed è quindi necessario ampliare anche il significato della nostra unica grande risorsa: la cultura”.
Secondo Barracciu, nonostante l’Europa stia attraversando una crisi economica di cui ancora non si vede la fine, il turismo continua a mostrare resistenza e vitalità e molti Governi hanno quindi scelto di puntarvi soprattutto per la grande capacità di stimolare l’intera filiera economica e di conseguenza anche l’occupazione. “Come sapete – conclude la Barracciu – siamo nel mezzo del nostro semestre di Presidenza europea che ha messo la crescita e l’occupazione quali obiettivi prioritari da raggiungere. E il turismo culturale e sostenibile è stato da subito individuato come uno dei punti di forza. Ne parleremo il prossimo 30 e 31 ottobre a Napoli nel corso del XIII Forum europeo del turismo”.
