"Un mese di dicembre trainato dalla crescita della domanda internazionale ha consentito al comparto di chiudere il 2013 con un risultato di sostanziale equilibrio nel numero dei pernottamenti, che tuttavia non arresta la flessione dei fatturati delle imprese ricettive e l'inevitabile calo degli occupati". È il commento del Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, all'esame dei dati consuntivi relativi al sistema turistico-alberghiero del 2013.
"Al buon risultato della clientela straniera – sottolinea Bocca – ormai prossima ad equiparare il numero dei turisti nazionali, si contrappone il costante calo della clientela interna che rispecchia la grave crisi economica nella quale il Paese continua a dibattersi. La crescita della clientela straniera -prosegue Bocca – testimonia lo sforzo che le imprese stanno compiendo.
Adesso per rilanciare anche la domanda interna è necessario il raffreddamento dello spread, la stabilizzazione dei mercati finanziari e il contenimento del tasso d'inflazione. Ma non basta -aggiunge Bocca – Occorrono misure contestuali che da un lato ridiano credito alle imprese, impegnate in un processo di ammodernamento e riqualificazione, ed ai consumatori di riguadagnare potere d'acquisto. Per le imprese chiediamo – prosegue Bocca – sostegno agli investimenti in forma di agevolazioni fiscali e maggior accesso al credito, promozione massiccia della destinazione Italia, drastica riduzione del costo del lavoro e della pressione fiscale. Per i consumatori auspichiamo l'eliminazione dell'imposta di soggiorno e la diminuzione delle ritenute in busta paga. È trascorso un anno – conclude Bocca – da quando il consiglio dei ministri esaminò il piano nazionale strategico per lo sviluppo del turismo in Italia, che si proponeva di far crescere il PIL di 30 miliardi di euro e di creare 500.000 nuovi posti di lavoro entro il 2020. È urgente passare dalla teoria all'azione, approvando in tempi rapidi il decreto valore turismo".