“Noi imprese del turismo riteniamo l’Enit assolutamente necessario, ma un Enit che viene smembrato, smontato e che diventa solamente un Enit su internet non è per noi sufficiente”. Lo ha detto senatore di Forza Italia Bernabò Bocca, che è anche presidente di Federalberghi, a commento dell’audizione tenuta alla Commissione Attività produttive del Senato di Cristiano Radaelli
“O si danno maggiori risorse all’Enit – ha proseguito – o per quanto riguarda noi, è meglio andare insieme all’Ice, fare un’agenzia del made in Italy che rappresenti il turismo e tutte le eccellenze dell’Italia”.
Nel frattempo, l’attività dell’Enit è fortemente rallentata in corrispondenza con l’entrata in vigore del regime commissariale. Era disponibile per progetti promozionali un avanzo di amministrazione 2013 di oltre due milioni e mezzo, che doveva essere impiegato entro il 31 luglio, ma è rimasto inutilizzato; la campagna pubblicitaria in Europa, il maggior investimento singolo di quest’anno, è stata interrotta per risparmiare risorse; sempre per risparmiare, sono stati richiamati in sede i dirigenti degli uffici all’estero, con ovvie ricadute organizzative sull’efficacia della loro attività.
“Le piccole imprese che vanno sui mercati esteri, che vanno negli Stati Uniti, hanno bisogno di trovare un ufficio, hanno bisogno di trovare un punto di riferimento” ha detto Bocca.
Dal canto suo, il commissario straordinario Cristiano Radaelli ha dichiarato che la riorganizzazione sarà completata entro il 28 ottobre, ma che – pur ipotizzando un consistente ricambio di personale – ancora non c’è un piano per affrontare il periodo transitorio, che si sta studiando anche con il coinvolgimento della presidenza del consiglio dei ministri – Dipartimento Funzione pubblica.