lunedì, 6 Maggio 2024

Dallo Sri Lanka al Ciad, anche mete imprevedibili in vetrina alla Bit

Alla Bit di Milano quest’anno ci sono anche destinazioni finora rimaste fuori dai circuiti turistici più conosciuti, ma che contano di entrarci presto. Con proposte davvero originali perché in grado di proporre pace, resort ayurvedici, montagne rocciose perfette per fare climbing o ancora il fishing with otters.

L’ambasciatore dello Sri Lanka in Italia, He Nawalage Bennet Cooray, ammette che è la pace il punto di forza del suo paese. “Ci stiamo organizzando per potenziare la nostra ricettività – osserva – lo scorso anno dall’Italia sono arrivati il 25% di persone in più, per il nostro patrimonio culturale, la tranquillità del nostro paese, le nostre spiagge bianche”. Ad attrarre i viaggiatori nel paese asiatico pare siano sopratutto i resort ayurvedici che assicurano cure e terapie con la più antica medicina naturale del mondo. È diventata quindi una delle destinazioni preferite ad esempio per chi vuol dimagrire.

Dall’Africa arriva invece per la prima volta alla Bit la Repubblica del Ciad. Undici milioni di abitanti per un paese considerato fino a poco tempo tra i meno fortunati del continente, senza attrattive culturali, sbocchi sul mare e vie di comunicazione difficoltose. “Ma abbiamo i deserti più belli e incontaminati del mondo e le migliori montagne rocciose per fare climbing”, spiega Kaltoum Younous affascinante rappresentante dell’ufficio turistico ciadiano. Nel Ciad finora sono arrivati 10 mila turisti l’anno, poche centinaia dei quali dall’Italia.

Per gli incontentabili alla ricerca di vacanze ancor a più particolari ecco il Bangladesh. È  considerato un paese in via di sviluppo anche se con tassi di crescita confortanti. Oltre che per bellezze paesaggistiche e tradizioni sta diventando una meta interessante per gli amanti della pesca estrema. È infatti il paradiso della pesca con la lontra, che non viene ovviamente usata come esca ma come ‘aiutante’ del pescatore. “I nostri giovani non ne vogliono più sapere e così questa pratica rischia di scomparire – spiega un operatore turistico bengalese – allora speriamo di trasformare il fishing with otters una proposta di vacanza tra sport e natura”.

 

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