giovedì, 25 Aprile 2024

Danni per 8,5 mln dai furti di auto a noleggio

Solo lo scorso anno sono stati 1.240 i furti di auto in noleggio a breve termine che hanno causato un danno complessivo agli operatori del settore pari a 8,5 milioni di euro. In Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Lombardia si concentra il 90% delle attività condotte da organizzazioni criminali, sempre più strutturate e ramificate sul territorio che prendono di mira principalmente vetture utilitarie (500, Panda e Fiesta su tutte) per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. 

Per questo motivo, gli “autonoleggiatori” stanno rafforzando l’attività di prevenzione proteggendo sempre più spesso la propria flotta con dispositivi hi-tech per poter continuare a garantire servizi di mobilità ad aziende e turisti sull’intero territorio nazionale.

Secondo i dati raccolti da ANIASA – l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria,nonostante nel 2015 sia stato confermato a livello nazionale il costante graduale calo complessivo del numero di furti di autoveicoli (-6%, dai 120mila del 2014 ai 114mila), il fenomeno continua a destare preoccupazioni.

Il 2015 ha visto una leggera contrazione degli episodi criminali, diminuiti del 7,7% (da 1.342 a 1.238 casi), pur a fronte di una complessiva crescita di alcuni indicatori chiave come la flotta circolante, giunta a 109mila veicoli (+5,7% vs 2014) e i giorni di noleggio che hanno toccato quota 31 mln (+8% rispetto all’anno precedente); diretta conseguenza di questo calo anche la diminuzione del pur sempre ingente danno economico sostenuto dagli operatori del settore, sceso da 11 a 8,5 milioni di euro (-22,7%), quasi l’1% del giro d’affari complessivo del comparto.

Contestualmente hanno registrato un vero e proprio boom le attività di recupero dei veicoli rubati lievitate lo scorso anno del 46% (da 335 a 488 recuperi), una crescita che ha riportato il tasso di ritrovamento delle auto a noleggio rubate al livello delle media nazionale (dal 29,8% al 45,7%).

Ma i dati relativi ai primi 5 mesi del 2016 evidenziano una preoccupante inversione di tendenza per gli operatori del settore che vedono nuovamente crescere, addirittura del 13%, gli episodi criminali, mentre le attività di recupero confermano la propria efficacia con percentuali di ritrovamento che si aggirano attorno al 45% dei veicoli rubati.

Nelle cinque regioni a “bollino rosso” le aree maggiormente a rischio furto si focalizzano quasi sempre intorno a singole province: a Napoli, la più colpita da furti di auto a noleggio d’Italia, si concentra il 94% degli episodi criminali registrati in Campania, a Roma il 94% del Lazio, 9 sottrazioni su 10 in Sicilia avvengono a Catania e lo stesso accade anche con Milano che detiene il primato indiscusso degli episodi in Lombardia con il 90%. Più diffusa è la piaga sul territorio pugliese, dove a essere bersagliate sono i veicoli che circolano nel triangolo Bari – Foggia – BAT.

Un fenomeno che si sta consolidando negli 2-3 ultimi anni, riguarda i furti dei navigatori satellitari che produce un impatto decisamente elevato sul settore: il dispositivo, infatti, a seconda del segmento di appartenenza del veicolo ha un costo variabile da 1.700 a 7.000 euro (per i veicoli premium). Senza contare il costo di ripristino dell’auto; i criminali per rubare il navigatore nel più breve tempo possibile danneggiano sensibilmente la parte centrale del cruscotto, compromettendo il cablaggio dei fili. Ci sono aziende del settore che per questo specifico fenomeno, sono arrivate a sostenere fino a 2 milioni di euro di danni.

Un trend più consolidato negli anni riguarda le sottrazioni di pneumatici nuovi alle vetture a noleggio, con situazioni al limite di auto che vengono riconsegnate alle società con gomme diverse da quelle di inizio noleggio.

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