Lo scorso lunedì 11 giugno, presso il Berlaymont Building, quartiere generale a Bruxelles della Commissione Europea, si è tenuto l’incontro del Comitato di Esperti per la Direttiva 2013/53/UE, relativa alle unità da diporto. Insieme alla Commissione Europea (DG for Internal Market, Industry, Entrepreneurship and SMEs), a tutti gli Stati Membri dell’Unione e alle principali Associazioni Europee ed Internazionali, sedeva anche Nautica Italiana, in rappresentanza dell’Italia.
L’incontro è stato di particolare rilevanza per i temi discussi, in considerazione del fatto che la Direttiva ha visto recentemente il suo primo anno di applicazione definitiva per l’industria nautica europea e sono ancora molti i quesiti e le interpretazioni richieste dai produttori e dai progettisti.
Il Comitato ha discusso e deliberato in merito all’applicazione della Direttiva ai motori elettrici di propulsione, alle verifiche di conformità in produzione da parte dei cantieri e degli organismi notificati, alla pubblicazione su un data base comune di tutte le certificazioni rilasciate, nonché ai nuovi standard costruttivi approvati a livello europeo.
Di importanza strategica, infine, è stata l’approvazione della nuova Guida della Commissione Europea relativamente all’interpretazione della Direttiva 2013/53/UE, uno strumento prezioso per progettisti e cantieri, utile per applicare correttamente i severi requisiti imposti dalla Direttiva stessa.
Nello specifico, la Direttiva 2013/53/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2013, è relativa alle unità da diporto e alle moto d’acqua. La nuova direttiva ha abrogato la precedente 94/25/CE ed ha elevato ulteriormente gli standard di sicurezza previsti a livello europeo. La sua applicazione è infatti obbligatoria per tutti i Paesi dell’Unione dal 18 gennaio 2017, in relazione a tutte le unità da diporto di lunghezza tra i 2,5 e 24 metri, che dovranno soddisfare determinati requisiti tecnici di progettazione e costruzione relativi alla salute e sicurezza delle persone, nonché alla protezione delle cose e dell’ambiente.
La stessa Direttiva 2013/53/UE prevede all’articolo 50 la costituzione di un Comitato di lavoro, costituito da Associazioni ed Esperti, con l’obiettivo della sua implementazione ed interpretazione utile all’industria Nautica.