venerdì, 19 Aprile 2024

Dl dignità, voucher fino a 10 giorni anche per i piccoli alberghi

I voucher vengono estesi al settore del turismo ma solo ad “aziende alberghiere e strutture ricettive” che hanno alle proprie dipendenze “fino a otto lavoratori”. E’ quanto prevede la nuova formulazione della norma di modifica al decreto dignità approvata dalle Commissioni Finanze e Lavoro della Camera.

La durata massima dell’utilizzo sale da tre a dieci giorni. Si tratta di un allungamento dei tempi di utilizzazione, che l’attuale normativa (decreto legge 24 aprile 2017) fissa a tre giorni. La stessa modifica permette anche ai lavoratori di richiedere di essere pagati entro 15 giorni dalla prestazione.

Il pagamento può essere effettuato non solo in banca ma anche negli uffici postali trascorsi 10 giorni dalla prestazione di lavoro. Come già previsto, a lavorare con i voucher potranno essere solo pensionati, studenti sotto i 25 anni, disoccupati e percettori di forme di sostegno al reddito. Per confermare l’appartenenza ad una di queste categorie basterà presentare telematicamente un’autocertificazione all’Inps.

”Un primo passo, sia pur piccolo, nella giusta direzione”, commenta il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. ”Siamo certi – prosegue Bocca – che la soluzione individuata dimostrerà con i fatti l’infondatezza delle preoccupazioni che hanno accompagnato l’iter del provvedimento e conseguentemente consentirà quanto prima di estendere l’applicazione dell’istituto anche agli alberghi che occupano più di otto dipendenti, i quali operano nello stesso mercato in cui operano le aziende più piccole ed hanno le medesime esigenze di flessibilità”.

Il testo approda in Aula oggi, lunedì 30, e il voto finale è previsto per giovedì 2 agosto. I Cinquestelle non vorrebbero ricorrere al voto di fiducia, strumento sempre criticato negli anni passati all’opposizione, ma la decisione non è ancora stata presa. Il successivo passaggio al Senato nella settimana pre-vacanziera dovrebbe essere immune da ulteriori modifiche.

Critici per i sindacati, in particolare sui voucher: la loro estensione nei settori dell’agricoltura e del turismo viene bocciata all’unisono non solo dalla Cgil, ma anche da Cisl e Uil. Tanto che la Cgil ha lanciato la petizione ‘NOvoucher’ e la mobilitazione tornando in piazza la prossima settimana in concomitanza con la discussione e il voto in Aula. Ma netto è il no anche di Cisl e Uil. “Malissimo e vergognosi i nuovi voucher”, dice il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra. “Avremmo preferito un po’ più di determinazione nella pur positiva stretta sui contratti a termine e, soprattutto, non avremmo voluto che si riallargassero le maglie per i voucher”, sostiene anche il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo.

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