Decine di arresti in tutta Italia per furti nei bagagli da stiva di passeggeri di aerei. 29 le persone arrestate nell'ambito dell'operazione condotta dall'ufficio polizia di frontiera di Lamezia Terme ed eseguiti 57 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Le persone nei confronti delle quali sono state eseguite le misure cautelari sono operatori aeroportuali. Tutti gli arrestati sono stati posti ai domiciliari.
I furti avvenivano a bordo degli aeromobili durante le operazioni di carico e scarico dei bagagli negli aeroporti di Lamezia Terme, Bari, Bologna, Milano Linate, Napoli, Palermo, Roma Fiumicino e Verona. Nel corso delle indagini, grazie alla collaborazione con Alitalia, sono state effettuate per la prima volta attività di intercettazioni audiovisive a bordo degli aeromobili grazie alle quali è stato possibile identificare i responsabili dei furti. Alle persone coinvolte nell'operazione vengono contestati i reati di furto, tentato furto e danneggiamento. Quest'ultimo reato deriva dal fatto che i bagagli che i ladri non riuscivano ad aprire venivano danneggiati per ripicca. L'inchiesta ha preso spunto dalle numerose denunce presentate dai passeggeri derubati.
"E' vergognoso che dopo lo scandalo verificatosi nel 2002, a oltre dieci anni di distanza, non sia stata ancora fatta pulizia e che non siano stati ancora predisposti strumenti idonei ad impedire questi furti" sostiene il Codacons che ricorda come, in questi casi, i passeggeri abbiano diritto non solo al rimborso dei danni patrimoniali subiti, ma anche ad un risarcimento per i danni non patrimoniali.