martedì, 24 Dicembre 2024

Guide turistiche, italiane 9 su 10 e 60% lavorano con stranieri

Sono italiane in 9 casi su 10 e hanno un’età media tra i 31 e i 50 anni. È quanto emerge dalla prima indagine nazionale sulle guide turistiche che lavorano in Italia, presentata al convegno organizzato da Confturismo-Confguide oggi alla Bit di Milano. 

L’83,5% delle guide ha un alto livello di preparazione culturale di base: con lauree in discipline inerenti la conservazione e la tutela dei beni culturali, la storia dell’arte e l’archeologia o le lingue straniere.    

La clientela è composta principalmente da adulti tra i 41 e i 60 anni, soprattutto gruppi di turisti organizzati (65,4%), seguiti da scolaresche (38,4%), famiglie (23,9%) e gruppi di amici o parenti (21,7%). Ben 6 guide su 10 lavorano prevalentemente con clientela straniera, soprattutto turisti provenienti dagli Usa (per il 47,3% delle guide che hanno clientela straniera) seguiti da tedeschi (25,6%), francesi (23,3%) e britannici (22%).

I principali committenti sono le agenzie di viaggi (indicate dal 55,7% delle guide) e i Tour Operator (39,7%), seguiti dalle associazioni culturali (27,7%) e dalle scuole (25,1%), mentre la richiesta arriva da clientela privata per il 24% delle guide e da enti pubblici per il 6,3%.

I servizi più frequentemente svolti sono quelli squisitamente “culturali”, ovvero visite guidate o tour all’interno di musei, mostre temporanee, siti monumentali e archeologici (72,3% delle guide), mentre il 20,5% delle guide lavora soprattutto con passeggiate e tour turistici in esterna e il 2,9% è specializzata anche in tour a carattere religioso. Da non sottovalutare la specializzazione di una parte delle guide intervistate (1,8%) nell’effettuazione di percorsi naturalistici e, soprattutto, enogastronomici.

Inoltre, quasi 8 alberghi certificati Ospitalità Italiana su 10 sono in contatto con associazioni e/o guide turistiche e il rapporto nasce principalmente da un’iniziativa delle guide stesse. Il 71% di questi albergatori dichiara di avere ospiti interessati a svolgere visite guidate, con un’incidenza media del 20% circa sulla clientela ospitata della struttura: sono soprattutto gruppi di amici o familiari (target indicato dal 54,2% delle strutture certificate), seguiti dalle famiglie (38,6%) e dalle coppie di vacanzieri (33,3%). 

“Il dato che emerge in maniera più evidente – commenta Maria Paola Migliosi, presidente di Confguide-Confcommercio – è che solo il 6,3% della committenza arriva da Enti Pubblici. Questo significa che il pubblico non aiuta lo sviluppo della nostra attività professionale sul mercato”. 

Secondo Luca  Patanè, presidente di Confturismo, “una maggiore sinergia tra gli operatori della filiera del turismo e le guide può arricchire l’offerta turistica: la visita guidata rappresenta, senza dubbio, un valore aggiunto importante nell’esperienza del turista/visitatore”.

 

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