Il terremoto a Port-au-Prince non ha prodotto effetti sui flussi turistici verso Santo Domingo e la Repubblica Dominicana, la porzione orientale dell'isola caraibica di Hispaniola confinante con Haiti. "Al momento nessun volo e viaggio organizzato sono stati cancellati", spiega il ministro del turismo domenicano Francisco Javier Garcia sul sito dell'Ente del turismo dominicano.
Una situazione confermata, per quanto riguarda gli italiani, da Assotravel. "Quando ci fu l'influenza suina – spiega il direttore Francesco Granese – abbiamo avuto centinaia di viaggi cancellati. Questa volta non ci è pervenuta alcuna richiesta. In generale, quando si verificano eventi che possono comportare rischi e scattano le richieste di disdetta, siamo subito contattati dai nostri associati o anche direttamente dai clienti. Ma non questa volta".
Santo Domingo, capitale della Repubblica domenicana, è una meta molto amata dagli italiani, anche se questo non è il periodo di alta stagione, che comincerà in primavera. D'altra parte, chi si prepara per un viaggio, normalmente si informa sulla geografia del luogo. "Port-au-Prince e la zona colpita dal sisma – ricorda Granese – sono all'estremo opposto rispetto a Santo Domingo". In mezzo "ci sono circa 800 chilometri", aggiunge Stefano Pompili, direttore commerciale di Veratour, operatore che lavora molto con Santo Domingo dove ha un proprio villaggio. "E le nostre 150 camere sono tutte piene. Abbiamo avuto alcune richieste di rassicurazione – aggiunge – da parte di alcune agenzie, meno del 10% rispetto al flusso complessivo. Ma nessuna cancellazione, neppure sui voli in partenza lunedì da Roma, Milano e Verona".
