Pieno raccordo europeo durante il colloquio fra il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, e l’omologo greco Charis Theocharis. In particolare, nell’incontro in videoconferenza è emerso l’impegno a mantenere “un raccordo nel negoziato Ue” volto a istituire iniziative e strumenti digitali per la mobilità sicura di viaggiatori e per i turisti che consentano la ripresa dell’industria di settore. Il colloquio ha consentito di esaminare le iniziative dei due Paesi volte al sostegno dell’industria del turismo, con l’obiettivo condiviso di una ripresa rapida ed ispirata a criteri di sicurezza sanitaria, sostenibilità ed espansione dell’offerta. La domanda internazionale, mentre evolve anche alla luce della pandemia, continua a vedere Italia e Grecia quali destinazioni di primissimo piano.
Non a caso, la Grecia spera di riaprire le porte ai turisti dal 14 maggio puntando sull’ “accelerazione del programma di vaccinazioni” per innalzare in questi due mesi “un primo muro di immunità” nella sua popolazione. La Grecia “è pronta con un protocollo completo per l’estate 2021”, ha detto il ministro citato dall’agenzia ANA. “I turisti saranno accolti se, prima del viaggio, saranno stati vaccinati, avranno anticorpi (ossia saranno guariti dal Covid, ndr) o esibiranno un test negativo. Tutti i turisti – ha annunciato – saranno sottoposti a test a caso”.
Il governo greco, che ha votato a favore di un passaporto vaccinale europeo, sta valutando la graduale riapertura delle frontiere da aprile ai cittadini dell’Ue e di paesi come Israele che sono a buon punto nel loro programma vaccinale. “Operazione Libertà”, è questo il nome scelto dalla Grecia per il suo programma di vaccinazioni accelerato che punta ad immunizzare gli over 60 entro maggio. Finora sono stati vaccinati più di un milione degli 11 milioni di abitanti stimati, di cui 400.000 hanno ricevuto la seconda dose del vaccino.