L'Italia può e deve cogliere le opportunità per il settore turistico legate ai paesi emergenti. Da una ricerca realizzata per Formez PA dal centro di ricerca internazionale EuroMonitor, presentata oggi a Roma in un convegno in collaborazione con Federculture, emergono le potenzialità per l'Italia nell'attrarre turisti provenienti dai BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) rispetto a Spagna e Francia, nostri diretti competitor.
"Se il nostro Paese sarà in grado di recuperare parte della competitività persa – commenta Carlo Flamment, presidente di Formez PA – nel 2016 il turismo potrà raggiungere almeno l'11,9% del Pil, creando 900 mila nuovi posti di lavoro. Le prospettive di rilancio del turismo mondiale aprono grandi potenzialità per le Regioni del nostro Mezzogiorno, dopo i ritardi accumulati in questi anni".
Le previsioni parlano di una forte crescita (7% annuo), in particolare per Russia e Cina, che nel 2017 arriveranno a spendere rispettivamente 11,5 miliardi di euro e 10 miliardi di euro generando, insieme a Brasile e India, un fatturato complessivo di 31,6 miliardi di euro (crescita del 40%).
In Italia, nel 2012, l'industria turistica aveva fatturato 32,6 miliardi di euro, dopo Francia e Spagna (quest'ultima si colloca al primo posto con 55 miliardi di fatturato e una previsione di crescita del settore di oltre il 20%). La "medaglia di bronzo" del nostro Paese si spiega anche a causa della performance negativa delle regioni del Mezzogiorno per i pernottamenti complessivi negli alberghi.