Per la legge di bilancio 2024 è tempo di affrontare il test del Parlamento. La scadenza per depositare gli emendamenti è fissata a domani, martedì 21 novembre, prima prova per la maggioranza e l’accordo di non presentare modifiche. Non significa che la manovra non cambierà, a partire dagli affitti brevi.
Sugli affitti brevi l’accordo in maggioranza, da trasferire nelle modifiche alla manovra, prevede che la cedolare secca sulla prima casa messa a frutto rimanga al 21%, e salga al 26% solo dal secondo appartamento affittato. “Questo significa difendere la casa che riguarda il 75% delle persone in Italia”, ha sottolineato Antonio Tajani, vicepresidente del consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale ricordando l’altro aspetto collegato ovvero “la possibilità di avere la piattaforma che faccia emergere il sommerso che potrebbe fare entrare un miliardo se non più nelle casse dello Stato”. Si tratta del Codice identificativo nazionale per gli immobili affittati a fini turistici, una delle richieste degli azzurri finita in un emendamento al dl anticipi, collegato alla manovra.
Dal canto suo il senatore Massimo Garavaglia della Lega ha proposto che i Comuni in dissesto possano istituire una tassa da 3 euro sui
viaggi in nave e aereo, una possibilità però già prevista dalla manovra.