La recente modifica della disciplina sulla tassa di soggiorno, introdotta dall’articolo 180 del decreto rilancio, è stata frutto di un lungo e approfondito dibattito parlamentare che ha visto coinvolte maggioranza e opposizione. E’ quanto si legge in una nota dell’ufficio stampa del Mibact in cui si sottolinea che “la norma risponde a specifiche richieste delle associazioni di categoria e delle regioni, presentate a più riprese al governo e al Parlamento – non solo in questa legislatura – di estendere al settore alberghiero la disposizione già in vigore per le locazioni brevi dal 2017”.
Quest’ultima disposizione, viene fatto notare, “ha eliminato il ruolo di agente contabile per il gestore della struttura ricettiva. Nel corso dell’esame parlamentare dei decreti Cura Italia e Liquidità, per esempio, diversi gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione (tra questi Pd, M5S, Fdi, Fi, Gruppo Misto) hanno presentato, segnalandolo anche nel corso delle audizioni e con interpellanze, proprio questa modifica alla disciplina della tassa di soggiorno, in linea con le richieste delle associazioni di categoria. A valle di questo dibattito, il ministero ha raccolto queste richieste e ha proposto la disposizione poi approvata, individuando così un ruolo più appropriato per i gestori”.