Anche Msc vuole entrare nel capitale di Stx-France, i cantieri di Saint-Nazaire attualmente oggetto di una trattativa di vendita a Fincantieri. “Se fossimo azionisti – dichiara il patron del gruppo, Gianluigi Aponte, intervistato dal quotidiano Le Monde – faremmo di tutto affinché Fincantieri non saccheggi Saint Nazaire”.
L’ad di MSC Crociere, Gianni Onorato, tiene tuttavia a precisare che sull’eventuale ingresso nell’azionariato dei cantieri navali Stx, “Msc non ha mai ricevuto richiesta alcuna, né ha mai chiesto quote. Noi ordiniamo navi e ad oggi ne abbiamo fino al 2026”.
L’armatore punta a rilevare una quota minoritaria di Stx France, anche per scongiurare uno strapotere di Fincantieri, che secondo i termini dell’accordo siglato ad aprile con Parigi dovrebbe ottenere una quota del 48%. “Non vogliamo diventare maggioritari, ma partecipare all’equilibrio dell’azionariato”, afferma il patron di Msc.
Dunque Msc sposa appieno il piano pensato in questi ultimi giorni dalla nuova Francia di Emmanuel Macron per una revisione degli “equilibri dell’azionariato” dopo l’ingresso di Fincantieri. Ad aprile, la precedente amministrazione Hollande era giunta al seguente accordo: 48% a Fincantieri, circa l’8% a fondazione Cr Trieste e il resto del capitale suddiviso tra lo Stato francese (33%) e la società pubblica Dcns. Ma, in occasione della cerimonia di consegna di Msc Meraviglia a Saint-Nazaire, Macron ha annunciato a sorpresa di voler “rivedere” i termini dell’accordo. L’idea è scartare la fondazione italiana (Cr Trieste, ndr.), considerata – come scrive Le Monde – “un ‘prestanome’ di Fincantieri”, facendo entrare al suo posto Msc, appunto, e Royal Caribbean. I due storici clienti di Stx France potrebbero ottenere insieme circa il 10% de capitale.
Intanto Macron ha incaricato il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, di convocare nelle “prossime settimane” un tavolo con tutti i protagonisti della complessa vicenda e giungere tutti insieme a una soluzione.
