Il Senato ha approvato con 195 sì e un astenuto la delega al governo per la riforma del codice della nautica da diporto. Il provvedimento passa alla Camera. Il ddl punta ad una semplificazione del regime amministrativo per la navigazione delle unità da diporto per rilanciare, con diverse misure, un mercato in crisi considerato “una potenzialità” da sfruttare.
Secondo il senatore del Pd Marco Filippi, capogruppo Pd in Commissione infrastrutture e Trasporti, “la legge delega sulla nautica da diporto è un passo decisivo per invertire la crisi che ha travolto questo settore in Italia, frutto anche di scelte passate penalizzanti. Per rilanciare il mercato sono previsti – osserva Filippi – semplificazione degli adempimenti a carico dei diportisti, destinazione d’uso per la nautica minore delle strutture demaniali per il ricovero a secco di piccole unità, regolamentazione dell’attività di locazione dei natanti. Auspichiamo inoltre il pieno e definitivo riconoscimento dei Marina Resort quali servizi di accoglienza e messa a disposizione dello specchio acqueo per il pernottamento dei turisti a bordo delle proprie unità da diporto, una sorta di campeggi nautici, che in quanto tali potranno applicare l’Iva al 10%”.
“Le nuove norme prevedono, tra l’altro, – spiega il senatore del Pd Raffaele Ranucci, relatore del provvedimento a Palazzo Madama – meno rigidità sulla questione dei requisiti psicofisici per il conseguimento e il rinnovo delle patenti nautiche, la destinazione d’uso per la nautica minore delle strutture demaniali che presentino caratteristiche particolarmente idonee per essere utilizzate quale ricovero a secco di piccole imbarcazioni, la regolamentazione dell’attività di locazione dei natanti e la revisione delle procedure di Port State Control”.