giovedì, 28 Marzo 2024

Nuove concessioni per le spiagge, cosa cambia

Nuove regole per le concessioni balneari, che dal primo gennaio 2024 potranno essere assegnate in base alle gare. Le novità sono contenute nel ddl concorrenza che lunedì 30 maggio sarà approvato al Senato per poi passare alla Camera dove maggioranza e governo dovranno affrontare il nodo dei taxi.

Queste intanto le novità principali per la riforma delle concessioni balneari.

– GARE ENTRO FINE 2023, DEROGHE PER IL 2024: le concessioni balneari saranno assegnate in base alle gare a partire dal primo gennaio 2024. Per avere un altro po’ di tempo dovranno esserci ragioni “oggettive, e connesse, a titolo esemplificativo, alla pendenza di un contenzioso o a difficoltà oggettive legate all’espletamento della procedura stessa”. In questi casi ai Comuni serve un “atto motivato” per far slittare il bando, “per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2024”. Il governo dovrà trasmettere due relazioni, nel corso sempre del 2024, sullo stato delle gare, evidenziandone l’esito e le ragioni che ne abbiano eventualmente impedito la conclusione.

– NODO INDENNIZZI, SI DECIDE DOPO: saranno i decreti attuativi a definire i “criteri uniformi”, vale a dire omogenei da nord a sud, per la quantificazione dei rimborsi da riconoscere al “concessionario uscente, posto a carico del concessionario subentrante”. I ministeri competenti per materia sono Sviluppo economico e Turismo. Eliminato ogni riferimento all’avviamento, al valore residuo dei beni immobili, a scritture contabili e perizia giurata, elementi contenuti invece nella proposta del governo avanzata martedì dall’esecutivo. In caso di abuso gli indennizzi vengono esclusi.

– PALETTI PER GRANDI CONCESSIONARI PUBBLICI: l’obiettivo è mettere al riparo piccoli e medi operatori balneari dai grandi gruppi concessionari pubblici che si occupano di altri settori come energia, autostrade, acqua. Nella scelta del concessionario si terrà conto dell'”esperienza tecnica e professionale già acquisita” ma si escludono “analoghe attività di gestione di beni pubblici”.

– NUOVE REGOLE VALGONO ANCHE PER ATTIVITÀ SPORTIVE E TERZO SETTORE: il governo aveva già esteso le nuove norme per le spiagge tra l’altro alle concessioni per fiumi, laghi e per l’esercizio delle attività turistico-ricreative. Ora si amplia alle “attività sportive e al Terzo settore”.

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