E' allarme tsunami in tutto il sudest asiatico, dopo un terremoto di magnitudo 8.7 al largo dell'isola indonesiana di Sumatra, la stessa interessata dal devastante tsunami del dicembre 2004. Dopo la prima scossa, se ne sono verificate altre di assestamento. In totale i Paesi sotto osservazione sono 28 e si attendono onde alte fino a sei metri. Le autorità thailandesi hanno evacuato diverse zone costiere, l'aeroporto dell'isola di Phuket è stato chiuso e la popolare spiaggia di Patong beach è stata evacuata e ai turisti è stato chiesto di spostarsi in località elevate. Evacuate anche le coste malesi.
Dal canto suo, l'India ha lanciato un'allerta tsunami per le isole Andamane, le Nicobare, esteso poi agli stati del Tamil Nadu, Andhra Pradesh, Orissa (nell'est) e Kerala.
Al momento, non ci sono notizie di vittime, mentre la Farnesina, attraverso l'Unità di Crisi, sta compiendo verifiche sull'eventuale presenza di italiani nelle zone coinvolte.
Secondo gli studiosi dell'Istituto geosismico americano, l'ipotesi di uno tsunami è improbabile visto che il terremoto che ha colpito oggi la zona di Aceh ha avuto "un movimento orizzontale e non verticale". E la faglia, rende noto l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), è diversa rispetto a quella che causò il terremoto del 2004 e si trova a 50-100 chilometri più a est, in mare aperto.