venerdì, 29 Marzo 2024

Parigi, Tour Eiffel e Museo d’Orsay si rifanno il look

Nuovi spazi espositivi al museo che compie 25 anni e rinnovo del primo piano della dama di ferro

Nuovo look per due dei simboli parigini. Il Museo d'Orsay festeggia i suoi 25 anni ampliandosi e inaugurando nuovi spazi espositivi mentre la Tour Eiffel ha appena annunciato il suo terzo lifting dal 1889, data della sua costruzione, per imbellettare e rendere più moderno e attraente il primo piano, attualmente il meno amato dai visitatori.
"Abbiamo immaginato di rinnovarlo con installazioni trasparenti che valorizzassero la struttura della Tour Eiffel – osserva l'architetto Alain Moatti, a capo dello studio Moatti-Riviere, a cui è stata affidata la realizzazione del progetto – Ci sarà persino un grande buco al centro il cui perimetro sarà disegnato da una corolla translucida per creare l'effetto di camminare sul vuoto". I nuovi 'pavillon' accoglieranno una sala per gli spettacoli e una per le conferenze da 300 posti oltre a uno spazio per gli eventi. Ci saranno boutique, caffè e un piccolo museo. Anche il preesistente ristorante, 58 Tour Eiffel, sarà tutto rinnovato. Ma soprattutto ci saranno le toilette più invidiate al mondo con i lavabo che offrono un panorama mozzafiato sulla capitale. Il costo dei lavori, che inizieranno il prossimo febbraio e dureranno più di un anno (nel frattempo il monumento resterà aperto al pubblico) è di 25 milioni di euro.  
Anche il Museo d'Orsay aveva bisogno di una cura di giovinezza: dal 1986 i visitatori non hanno smesso di aumentare e oggi sono oltre 3 milioni l'anno. Grazie ai lavori, oltre 7.000 metri quadrati di superficie sono stati rinnovati, per un budget di 20,1 milioni di euro di cui il 33% finanziato dallo Stato, il percorso espositivo ha ritrovato fluidità e coerenza. Il Pavillon Amont, un vasto spazio rimasto fin'ora vuoto e inutilizzato, è stato ricostruito con cinque piani dedicati alle collezioni di Art Nouveau e il Design moderno.Le opere più importanti di Manet, Cezanne, Renoir, Monet, Degas, Pissarro, Sisley, si susseguono ordinate su una parete viola della rinnovata Galleria degli impressionisti. E c'è anche un nuovo caffè che ha come finestra l'immenso orologio dell'antica Gare del quai Orsay, che fu realizzata dall'architetto Victor Laloux.

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