“Il decreto Genova, scritto per abbattere i tempi della burocrazia e consentire alla città di affrontare, e vincere, la sua sfida per la ripresa, dopo il crollo del Ponte Morandi, segnerà, ne sono convinto, un punto di svolta per un Paese che sulla burocrazia, sulla ridondanza delle norme e sull’ignavia di un sistema che dietro a queste norme ha nascosto la sua inefficienza, ha perso competitività ma, soprattutto, credibilità”. Ad esprimersi così è Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, ma anche autore del libro “In mare controvento”, edito da Mondadori, che racconta l’impotenza dei manager pubblici strangolati dal sistema e messi in condizione sempre, e comunque, di non fare.
Secondo Monti “la ferma presa di posizione assunta dal vice ministro Rixi non è solo condivisibile ma deve essere sostenuta senza esitazioni e distinguo da tutte le forze sane del Paese, chiamate a remare tutte nella stessa direzione, quella di un quadro normativo di emergenza, indispensabile oggi per Genova, e necessario a partire da domani per tutto il Paese. Genova può e deve diventare la motivazione e la chiave per aiutare il Paese a liberarsi dei vincoli mortali imposti dalla burocrazia”.