“Una legge voluta da insistenti attività di lobbying da parte delle associazioni di categoria che non hanno realmente compreso quanto l’home restaurant sia lontano dall’esperienza del ristorante e sia non avversario ma strumento di sviluppo del settore”. Con queste parole Cristiano Rigon, founder di ‘Gnammo’, piattaforma di social eating in Italia, ha commentato l’approvazione da parte della Camera della legge che disciplina “l’attività di ristorazione in abitazione privata (home restaurant)”.
“Da una parte è senza dubbio positivo il fatto che esista una norma che regolamenti le attività di Home Restaurant, in quanto permetterà a tutti gli aspiranti cuochi di sperimentare la sharing economy senza paura di andare contro le autorità – aggiunge Rigon – Di contro però, sarebbe stato più opportuno normare a livello quadro la sharing economy, negli aspetti condivisi da tutte le attività, per poi scendere, se e dove necessario, a specificare i paletti da mettere nei singoli settori.
L’augurio – continua – è che il Senato sappia produrre una legge sufficientemente agile e snella, rispondente ai suggerimenti Ue di non promulgare norme che limitino, ma che favoriscano lo sviluppo del mercato del social eating, limando ancora i forti vincoli presenti nel testo approvato alla Camera”.