Santanchè: Consulta conferma operato governo, ma c’è un però…


“La sentenza della Consulta non fa altro che confermare la bontà della recente normativa del governo sulla regolamentazione delle locazioni turistiche che ha contemperato tutti gli interessi in campo e ha dato solo frutti positivi”. Lo sottolinea la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, in merito alla sentenza sulle norme per gli affitti brevi in Toscana.

La ministra, pero, sottolinea che “lascia sconcertati il passaggio della Consulta in cui si sostiene che la regolamentazione delle locazioni turistiche sia regionale perché rientra tra le materie del turismo e del governo del territorio”.

“L’intervento normativo statale sugli affitti brevi esiste già e il merito va interamente al governo Meloni.    Con l’introduzione dei Codici Identificativi Nazionali (Cin) e il censimento delle strutture ricettive, le relative sanzioni e misure di sicurezza degli appartamenti, è stata avviata una seria lotta contro l’abusivismo e il sommerso e per la tutela dei consumatori, fenomeni che hanno caratterizzato il settore per troppo tempo. E comunque – prosegue la ministra – lascia sconcertati il passaggio della Consulta in cui si sostiene che la regolamentazione delle locazioni turistiche sia regionale perché rientra tra le materie del turismo e del governo del territorio, conferendo poteri regolatori a livello regionale e locale, distinguendo gli aspetti turistici da quelli negoziali che restano statali. Insomma. Questa carta velina, con l’aggiunta della visione semplicistica del fenomeno basata su accenni approssimativi ad altri Stati come Spagna e Francia o addirittura all’home sharing ignora un aspetto fondamentale: ogni limitazione a queste attività è un’ingerenza nella disciplina della proprietà privata e alla libertà di impresa e certamente determinerà alterazioni del mercato e l’innalzamento dei prezzi nelle periferie. Ci sfugge qualcosa, o siamo di fronte a un tentativo di sovvertire le regole fondamentali dello Stato prendendo lo spunto da nazioni come la Spagna e la Francia dove queste aberrazioni hanno già prodotto i propri frutti nefasti nei confronti del ceto medio?”. 

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