sabato, 2 Novembre 2024

Santanchè: dobbiamo gestire il turismo senza ticket ingresso

“Finora l’abbiamo un po’ subito il turismo e invece dobbiamo gestirlo. Per il 2024 abbiamo tre cose su cui lavorare: destagionalizzare, poi incrementare gli eventi sportivi e le fiere per le ricadute che hanno sul territorio e perché sono un tipo di turismo altospendente e inoltre formare il personale”. Lo ha detto Daniela Santanchè, ministra del Turismo, alla prima tappa del Forum Internazionale del Turismo Italiano organizzato a Genova dal Sole 24 Ore in collaborazione con la Regione Liguria.

“Una volta in agosto era tutto chiuso, oggi non è più così, è cambiato il mondo, c’è una trasformazione del mondo del lavoro, abbiamo bisogno di destagionalizzare, non come dice qualcuno di avere ticket per entrare nelle città d’arte…” ha aggiunto la ministra.

E sulla formazione ha ricordato: “l’Italia era molto avanti con le scuole alberghiere, ne aveva di grandissime, c’era quella assai famosa di Stresa, ora siamo indietro e nei grandi alberghi tutti hanno fatto quella di Losanna in Svizzera. Ora noi faremo il liceo Made in italy e potenziamo gli istituti tecnici”. Non a caso la “grande ambizione” della ministra “è tra 4 anni lanciare questa scuola di eccellenza nel turismo, abbiamo già messo a disposizione 21 milioni di euro, e lavorare sulla formazione del personale che ora manca, dal direttore al personale di sala. Ma dobbiamo dare uno status a questi lavori che per molto tempo sono stati considerati di serie B”.

“Il turismo deve diventare la prima industria italiana” ha detto il presidente del Gruppo Sole 24 Ore Edoardo Garrone. “Lo dicono i dati – ha sottolineato -, secondo Banca d’Italia la quota percentuale del nostro Paese sul valore globale del turismo internazionale è cresciuta dal 3,9% nel 2021 al 4,5% del 2022, i numeri sono quelli di un grande comparto industriale, con 2 milioni e 700mila posti di lavoro e con un contributo al pil nazionale di 255 miliardi pari al 13% del pil, il 2023 ha rappresentato l’anno in cui i turisti in visita in Italia sono tornati su livelli superiori rispetto al momento pre covid del 2019. Le presenze nelle strutture ricettive in Italia nel 2023 sono arrivate a 445,3 milioni, in aumento dell’8,1% rispetto allo scorso anno, nel periodo pre pandemico erano state oltre 8 milioni in meno. – continua Garrone -. L’Italia nei prossimi anni dovrà essere pronta ad accogliere milioni di pellegrini che arriveranno per il Giubileo e i Giochi olimpici invernali, due eventi internazionali di importanza fondamentale per vendere, detto terra-terra, l’Italia nel mondo”.

Ai lavri è intervenuta anche Maria Carmela Coliaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi: “per consentire ad un’impresa di essere sostenibile occorrono le giuste disponibilità per investire. Il PNRR ha colto queste necessità ma le risorse sono insufficienti rispetto alle reali esigenze degli operatori. Non dimentichiamo che negli anni del Covid molte realtà sono state costrette a fare un ingente ricorso al credito, si sono fortemente indebitate per rimanere sul mercato e oggi soffrono per l’aumento esponenziale dei tassi. E sempre sul tema della sostenibilità, riallacciandomi al tema della destagionalizzazione affrontato dal ministro, condividiamo l’obiettivo ma per raggiungerlo è necessario un sostegno ad hoc per superare i limiti che impediscono gli alberghi di restare aperti anche nei periodi di bassa stagione”.

In collegamento da Madrid anche Alessandra Priante, direttore Europa UNWTO intervenuta tra l’altro sulla questione dell’overtourism con la necessità, a livello europeo, di definire obiettivi e strategie condivise per gestire al meglio i flussi turistici internazionali. Altro tema affrontato, l’importante ruolo di chi opera nel turismo con la necessità di prestare sempre maggiore attenzione al fattore umano con particolare riferimento al ruolo della componente femminile.

A seguire, durante la tavola rotonda “Sistema turismo: sostenere le capacità dei territori” tra gli altri Marina Lalli, presidente Federturismo Confindustria. Chiamata a rispondere sul rapporto tra imprese e territorio, la Lalli ha sottolineato come il turismo sia una chiave per esaltare le caratteristiche di un territorio grazie alla capacità dei tanti imprenditori che con la propria attività creano nuove destinazioni. E sul tema della destagionalizzazione ha aggiunto: “se l’Italia vuole essere veramente competitiva sul turismo e se vogliamo veramente pensare di vincere la sfida di una destagionalizzazione dei flussi e della diffusione del turismo su tutto il nostro territorio nazionale, dobbiamo passare prima da una rete efficace ed efficiente del trasporto”.

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