Il 2018 è stato proclamato “Anno del Cibo Italiano” dal Mibact e dal ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Non a caso, a Bergamo, la grande partecipazione di pubblico e la presenza di alcuni dei più importanti chef stellati alla decima edizione del Premio Italia a Tavola, ha confermato il successo di un’iniziativa che valorizza anche molti aspetti importanti del turismo enogastronomico.
“Nel weekend bergamasco dedicato al Premio Italia a Tavola – afferma Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi – tra eventi, dibattiti e momenti di confronto che hanno posto l’accento sul binomio ospitalità e ristorazione, si è rafforzata l’importanza dell’enogastronomia per lo sviluppo dei territori anche in chiave turistica. La scelta di essere presenti a questa iniziativa evidenzia il ruolo crescente della ristorazione di alta qualità nelle strutture alberghiere. Un elemento di cultura e di identità che costituisce un valore di eccellenza per il nostro settore.
Chi sceglie di visitare il nostro Paese lo fa attraverso un’esperienza di viaggio a tutto tondo, dove storia, arte, cultura e cucina si fondono in un territorio complesso, in cui le famose città d’arte, le attrazioni marittime e le suggestive location montane fungono da apripista per promuovere e proporre anche l’offerta di innumerevoli località minori”.
Per Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, “il senso vero di queste giornate è stato costruire un’idea di distretto che attorno al cibo e all’accoglienza organizzi una filiera che va dai produttori agricoli alla grande industria alimentare, agli arredamenti, ai servizi, agli impianti di illuminazione e così via, perché c’è un mondo molto più vasto di quello dei soli cuochi o albergatori, che può determinare o meno il successo del turismo e di tutte le aziende che lavorano per l’accoglienza nel nostro Paese. Il mettere in rete competenze, professionalità e comparti economici finora rimasti distanti è l’obiettivo che dovrà essere perseguito nel breve periodo e in questo senso Italia a Tavola ritiene che un partner come Confindustria Alberghi sia assolutamente determinante”.