Ora tocca ai trasporti marittimi. Rimasti fuori dall’accordo di Parigi, nell’Ue sono l’unico settore dei trasporti che non contribuisce al target di riduzione di gas serra. Per questo ora gli occhi di Commissione europea, Europarlamento e ong sono puntati sulla prossima riunione dell’Organizzazione marittima internazionale (Imo) ad aprile, perché si decida ad assumere un impegno taglia-CO2.
Secondo il commissario europeo al clima, Miguel Arias Canete, “se non verranno assunte misure di mercato a livello globale, avremo un problema”. Eurodeputati e ambientalisti però non intendono perdere altro tempo e affilano le armi. L’occasione d’oro da cogliere nelle prossime settimane a Bruxelles è la proposta di riforma del mercato europeo della CO2 (Ets). “L’Ue deve agire ora e regolare le sue emissioni, allo stesso tempo facendo pressione sull’Imo” afferma Sotiris Raptis, degli ambientalisti di Transport & Environment.