Vanno in Darfur nonostante sconsiglio, due italiani aggrediti e feriti


Di certo una brutta avventura, che poteva finire molto peggio, ma che forse si poteva evitare. Due italiani in viaggio turistico in Darfur – nonostante gli fosse stato sconsigliato dall'ambasciata italiana in Sudan – sono stati aggrediti e feriti da un gruppo armato, mentre viaggiavano tra Nyala ed El Geneina, nell'ovest della regione. I due turisti, 33 e 41 anni, erano in Sudan da meno di una settimana, e prima di partire per la martoriata regione erano passati a Khartoum e preso contatto con l'ambasciata italiana.
"Gli avevamo assolutamente sconsigliato di recarsi in Darfur, soprattutto in quella zona considerata particolarmente pericolosa", ha detto l'ambasciatore Armano Barrucco, aggiungendo di aver mostrato loro anche i 'warning' della Farnesina relativi a quell'area. Il sito viaggiaresicuri.it, curato dall'Unità di crisi, mette in guardia proprio da quanto accaduto ai due connazionali: "In Darfur – vi si legge – la situazione di sicurezza ha registrato un peggioramento nel corso degli ultimi mesi. Si sconsigliano viaggi a qualsiasi titolo" in tutta la regione, e comunque di "evitare in ogni caso gli spostamenti via terra al di fuori delle aree urbane, a causa del rischio molto elevato di atti di banditismo e di sequestri di persona".   

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