Anche a gennaio è in aumento l’occupazione camere. La maggior parte degli alberghi) dei capoluoghi italiani continua a reggere alla crisi, ma con prezzi medi di vendita delle camere in diminuzione (-1,2% nei 4 stelle, -1,5% nei 3 stelle). Il crescente peso delle Online Travel Agency, la competizione tariffaria, le tattiche di pricing, comprimono sempre di più i margini operativi delle imprese. Secondo il Panel di Italian Hotel Monitor si prevede un febbraio molto difficile.
L’osservatorio della performance alberghiera nei 45 maggiori capoluoghi di provincia italiani in termini di movimento alberghiero, elaborato mensilmente da Trademark Italia, vede Milano (67,0%) al vertice della graduatoria in termini di occupazione camere, unica città a superare la soglia del 60%. Seguono, con un’occupazione camere superiore al 50%, Roma (57,6%), Bolzano (56,0%), Firenze (55,9%), Siena (54,8%), Bergamo (52,1%) e Padova (50,8%). Completano la top ten di gennaio Cagliari (48,9%), Torino (48,4%) e Taranto (47,8%). In dettaglio solo 9 città risentono della diminuzione dell’occupazione camere rispetto allo stesso mese del 2013, mentre 36 città dichiarano aumenti. In particolare: 18 registrano incrementi superiori a 3 punti percentuali, 8 addirittura oltre i 5 punti.
A livello di alberghi Upscale (4 stelle), l’indice medio di R.O. (occupazione camere) si colloca al 51,5% (+3,1 punti rispetto al 2013). Il prezzo medio è di 98,67 euro (-1,2%). Per quanto riguarda la classe Midscale (3 stelle), occupazione camere (47,4%) in aumento di 1,7 punti sul 2013, mentre i prezzi registrano una ulteriore contrazione del -1,5% e si mantengono mediamente inferiori di circa il 45% rispetto quelli dei 4 stelle.