L’ultima novità in fatto di viaggi estremi arriva dalla Russia. Una compagnia ha infatti chiesto di registrare il marchio ‘Assad Tour’ presso l’ufficio brevetti moscovita e creare percorsi turistici in Siria – già a partire dal 2016 – che includano anche visite “al fronte”.
“La Megapolis Ltd – ha dichiarato il direttore dell’ufficio brevetti, Anatoly Aronov, che ha assistito alla compilazione della pratica – prevede di lanciare i tour da Mosca il prossimo anno”.
I ‘viaggi’ saranno a quanto pare offerti a individui o piccoli gruppi. Secondo Antonov, la società ha già contattato l’ambasciata siriana a Mosca e i ministeri competenti e le trattative con gli hotel e le società di trasporto in Siria sono già in corso.
La proposta ha dell’assurdo, visto che oggi sono ormai centinaia di migliaia i siriani in fuga dalla sanguinosa guerra civile in corso da anni nel loro paese. Se dunque, da un lato, c’è chi è disposto a tutto pur di lasciarsi alle spalle l’orrore e trovare una nuova vita in Europa, anche al costo di rischiare la vita nelle mani dei trafficanti d’uomini, dall’altro c’è chi – forse – è pronto a pagare per provare il brivido del fronte.