Hostess Usa contro Nicole Kidman, testimonial per l’Onu per le questioni femminili. Da qualche giorno l’attrice australiana è la protagonista di uno spot di Etihad, compagnia accusata di “pratiche discriminatorie e trattamento deplorevole delle dipendenti donne” dall’Apfa, sindacato che rappresenta circa 25 mila hostess. Ma Etihad ha respinto le accuse affermando che il suo impegno nei confronti del personale è una massima priorità e che le donne alle sue dipendenze sono trattate con dignità e rispetto.
“Un mese fa, per l’8 marzo, lei ha espresso sul sito dell’Onu l’auspicio di vedere un mondo in cui tutte le donne e le ragazze avranno uguali diritti. Ora è il momento di mettere le parole in pratica”, ha scritto la presidente della Apfa Laura Glading in una lettera alla Kidman, avendo notato la presenza dell’attrice nella campagna pubblicitaria “di una compagnia che il Wall Street Journal ha pubblicamente denunciato perché ‘licenzia donne se restano incinte’ e costringe le assistenti di volo a vivere ‘confinate’ in compound sicuri”.
La Kidman è ambasciatrice di buona volontà di UN Women, l’agenzia dell’Onu per le donne, e si è in particolare impegnata in giro per il mondo sul contrasto alla violenza domestica e sessuale. La sua campagna per Etihad si intitola “Hollywood Glamour” ed è girata in uno dei nuovi Airbus A-380.