lunedì, 18 Novembre 2024

L’86% dei millennials è pronto a partire zaino in spalla, il 13% punta a viaggi intercontinentali

WeRoad (www.weroad.it),community di giovani viaggiatori più grande d’Europa ha condotto una ricerca all’interno del suo Osservatorio sul mondo del travel a cui hanno partecipato 1.721 Millennials di età compresa tra i 21 e i 40 anni. L’obiettivo è capire l’evoluzione del settore turistico e confrontare i dati con lo studio di WeRoad relativo a questo stesso periodo ma dello scorso anno. La prima domanda è quella classica: “cosa farai questa estate?” L’86% dice che viaggerà, e di questi il 17% nel 2020 aveva preferito rimanere a casa. “La voglia di viaggiare non è mai sparita, anzi le restrizioni l’hanno accesa ancora di più. La differenza è che ora finalmente le persone stanno prenotando. Ce n’eravamo accorti notando i flussi di booking su WeRoad, e i risultati di questa ricerca fanno ben sperare tutto il settore – commenta Erika De Santi, co-founder e Managing Director di WeRoad – sicuramente l’aver dato date e regole certe ha aiutato i turisti a convincersi e a prenotare”.
Quasi tutti i rispondenti dichiarano che viaggeranno, ma dove andranno? Le risposte si dividono principalmente tra chi dice che rimarrà in Italia (44%) e tra chi visiterà un Paese europeo (43%), ma un 13% particolarmente ottimista è convinto che farà un viaggio a lungo raggio intercontinentale. A sorpresa poi si sta già invertendo il trend del last minute che in questi mesi sembrava essere un’eredità della pandemia destinata a rimanere: sebbene ci sia un 47% che dice che prenoterà all’ultimo momento, il 46% degli intervistati ha già prenotato entro maggio.
Il 44% non vede l’ora di spiaggiarsi al sole e partire per una vacanza beach life, il 25% non rinuncerà allo zaino in spalla per un’avventura on the road, il 25% dice che “l’importante è essere immersi nella natura”, mentre il 6% visiterà una città d’arte. Il budget è leggermente diminuito rispetto alle intenzioni rilevate dall’osservatorio 2020 di WeRoad, quando l’intenzione media di spesa era intorno ai 1.000€. Ora, il 13% ha stanziato tra i 1000€ e i 1500% e il 17% ha intenzione di superare i 1500€. Rispetto invece al periodo pre pandemia, per il 59% il budget è rimasto invariato, per il 25% è diminuito e per il 16% aumentato. L’ultimo insight riguarda invece il tempo di permanenza: il 69% dice di voler stare via tra i 7 e i 10 giorni, il 24% vorrebbe invece partire per almeno due settimane, mentre cresce il fronte (7%) di chi organizzerà uno o più week-end per delle ferie distribuite lungo tutta la stagione.
Il 14% dei rispondenti non viaggerà. Perché il 34% l’ha fatto nel 2020 e crede sia rischioso, il 22% non ha ferie mentre il 44% non ha abbastanza soldi. Alla domanda invece “cosa ti spingerebbe a prenotare” (c’erano tre risposte a disposizione) il 57% vorrebbe contare su flessibilità per modifiche e cancellazioni visto che le regole cambiano in base alla situazione epidemiologica ma anche perché il rischio di quarantena è sempre dietro l’angolo, il 42% partirebbe se coperto da un’assicurazione in materia di covid, il 33% pensa che sarebbe utile applicare uno sconto sul prezzo magari per fare un tampone ed essere più sicuri prima di partire e il 37% aspetta date e regole certe che valgono però per tutto il periodo delle vacanze.
Insieme a BizAway, WeRoad si è concentrata poi sul settore del business travel per capire come la pandemia stia cambiando anche questa fetta del mercato turistico, visto lo sdoganamento dello smart working e le evoluzioni verso le quali il mondo del lavoro sta andando. Il 23% delle persone intervistate non vuole rinunciare ai meeting di lavoro in presenza e soltanto il 10% crede che fare riunioni in presenza e online sia la stessa cosa. Il 67% pensa sia utile avere una piattaforma che gestisca la trasferta di lavoro e l’82% vorrebbe poter gestire tutte le fasi del viaggio su un dispositivo in ottica sostenibile. Per quanto riguarda il mezzo di trasporto considerato più sicuro al primo posto c’è l’aereo (47%), poi il treno (32%) e infine l’auto (21%). Tra le accomodation il preferito è l’hotel per il 66%, per il 17% l’appartamento e per il restante 17% un B&B.

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