Airbnb annuncia i risultati del ‘Creative City Index’, studio che classifica le città europee in base al loro tasso di creatività. A guidare la classifica italiana è Milano, seguita da Firenze e Napoli, mentre a livello internazionale la città più creativa è Atene, seguita da Parigi, Bruxelles, Lisbona ed Edimburgo.
La ricerca, che guarda a 100 delle maggiori città europee, analizza fattori, interni ed esterni alla piattaforma, con l’obiettivo di identificare le città più creative d’Italia ed Europa. Ne risulta una classifica che vede Milano sul podio ma che, allo stesso tempo, fa emergere dati interessanti riguardo a città più piccole.
Se al secondo posto si trova Firenze, da sempre culla della cultura e dell’arte, sono Napoli, Torino e Palermo ad attrarre l’attenzione. Indagando fattori quali il numero di studi di fotografia, studi d’arte, sale da concerto, gallerie d’arte e cinema presenti in città, i risultati dello studio mostrano più di un dato interessante. In proporzione al numero di abitanti, ad esempio, è Napoli, a sorpresa, la prima città in Italia per numero di gallerie d’arte. Palermo risulta invece prima per studi di fotografia. Mentre se Firenze guida la classifica col maggior numero di centri educativi legati all’arte, Torino si aggiudica il curioso titolo di città con più studi di tatuaggi. Il podio di Milano, infine, è da ricondursi al numero, ampiamente sopra la media, di spazi di coworking e start-up attive.
Parte integrante dello studio è l’analisi del ‘tasso di creatività’ della Community Airbnb, un bacino di utenti che solo in Italia conta oltre 200mila Host per un totale di oltre 400mila annunci.
Analizzando i profili degli utenti, il Creative City Index identifica gli Host che si definiscono artisti, poeti, scrittori, musicisti o filmmaker. Ne emerge un quadro che vede una Community di Host creativi particolarmente solida a Firenze, dove il 2,5% degli Host si definisce tale, seguita da Palermo col 2,25% e Napoli col 2,20%.
Lo Studio, realizzato da Reliance Research su commissione di Airbnb nel novembre 2018, analizza 100 delle città più popolose dell’Unione Europea e le classifica in base a una serie di criteri riconducibili a 4 macro-categorie: ‘Creative Community’, ‘Creative Homes’, ‘Creative Hubs’, ‘Creative Recreation’. Le prime due categorie – ‘Creative Community’ e ‘Creative Homes’ – analizzano fattori interni alla piattaforma quali il numero di host Airbnb che nel proprio profilo utente si definisce artista, poeta, scrittore, musicista o filmmaker e il numero di case Airbnb nelle cui descrizioni compaiono parole chiave legate al mondo della creatività.
Le categorie ‘Creative Hubs’ e ‘Creative Recreation’ analizzano, invece, parametri esterni alla piattaforma e si riferiscono a tutti quei luoghi – pubblici e privati – e iniziative, che rendono una città “creativa”.
Ecco quindi che nella categoria ‘Creative Hubs’ si trova il numero di studi di fotografia, studi d’arte, studi di tatuaggi, case di produzione cinematografica, spazi di coworking, acceleratori presenti in città; mentre in ‘Creative Recreation’, si analizzano il numero di gallerie d’arte, sale concerto, cinema, festival dedicati ad arte e musica, ma anche il numero di graffiti legali presenti sui muri della città.