sabato, 23 Novembre 2024

Se i viaggi di lavoro si trasformano in una vacanza per scoprire città nuove

Voli lunghissimi, camere d’albergo spoglie, jet lag e meeting infiniti sono i classici luoghi comuni sui viaggi di lavoro. Anche se uno studio di Booking.com dimostra come molti viaggiatori considerino viaggiare uno degli aspetti più interessanti del loro lavoro: il 50% conferma che i viaggi di lavoro internazionali sono l’occasione giusta per conoscere una nuova cultura e secondo il 46% una buona opportunità per  vedere una nuova città.

Dallo studio, condotto su oltre 4.500 viaggiatori d’affari di 8 paesi diversi, è emerso che circa il 20% dei viaggiatori business coglie l’opportunità di prolungare il soggiorno e convertirlo così in vacanza personale. Una percentuale simile (il 18%) considera il viaggio di lavoro una chance per avere un po’ di tempo per sé, con la percentuale più alta (il 25%) di viaggiatori giapponesi, che apprezzano molto il tempo che possono passare da soli.

I risultati del sondaggio hanno chiarito come la possibilità di entrare in contatto con nuove culture sia considerata la parte migliore del viaggio di lavoro: la Thailanda è in cima alla classifica dei paesi più ospitali (indicata come tale dal 29% degli intervistati) e compare anche in quella dei paesi con il cibo e la cucina più buoni. Una percentuale simile (il 30%) dichiara di assaggiare nuovi piatti con curiosità, con l’Italia considerata il paese con il cibo migliore (dal 36% dei viaggiatori), seguita dalla Francia (secondo il 35%).

La Germania è considerata il paese dove si viaggia con più facilità (secondo il 28%), quasi a pari merito con Singapore (per il 27%), dove secondo gli intervistati si trova uno degli aeroporti meglio collegati e funzionali (per il 32%) e con il migliore cibo (per il 30%).

Il 93% dei viaggiatori business conferma che i viaggi di lavoro internazionali sono fondamentali: incontrare di persona clienti e colleghi non solo rafforza i rapporti di lavoro, ma li rende ancora più produttivi e onesti. In generale, la maggioranza (il 61%) dei viaggiatori business preferisce gli incontri faccia a faccia con i colleghi al di fuori dell’ufficio, nonostante meno della metà (il 46%) riesca poi ad organizzarli con regolarità.

I viaggiatori di Regno Unito (71%) e Stati Uniti (68%) sono quelli che più preferiscono gli incontri faccia a faccia, ma per motivi legati spesso alla produttività e alla volontà di creare una cultura aziendale più omogenea ai fini di ottenere risultati migliori.

Il 66% degli intervistati è convinto che i meeting di persona portino a rapporti lavorativi più saldi e conversazioni più oneste e dirette, mentre il 56% considera questi meeting più produttivi e in grado di portare a soluzioni più immediate e conclusive (per il 52%).

Infine, il 26% dei viaggiatori business attribuisce ai meeting faccia a faccia i risultati commerciali migliori.

I viaggiatori business di solito viaggiano volentieri a livello internazionale (38%): in particolare, i francesi (30%), gli italiani (25%) e gli americani (25%) si dichiarano entusiasti quando si profila la possibilità di un viaggio.

Circa metà dei viaggiatori business considera uno degli aspetti più positivi dei viaggi internazionali il poter incontrare di persona (secondo il 48%) e conoscere meglio (per il 39%) i propri colleghi e partner commerciali. Inoltre, il 24% è contento di poter così accumulare miglia aeree e punti per eventuali sconti presso strutture ricettive.

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