giovedì, 19 Dicembre 2024

Le regole per proteggere la propria web reputation anche in vacanza

Internet, ma soprattutto i social network, danno spesso la sensazione all’utente di non riuscire a tenere sotto controllo tutti i pericoli che potrebbero colpire la propria web reputation, soprattutto in estate, quando si abbassano le soglie di attenzione e si è portati a condividere qualsiasi avvenimento sui social. Reputation Manager, principale istituto italiano nell’analisi e misurazione della reputazione online dei brand e delle figure di rilievo pubblico, ha stilato una lista di 10 semplici regole, che aiuteranno gli internauti a muoversi in tutta sicurezza nel panorama virtuale e nel mondo social.

In una zona di free Wi-Fi, tutti gli altri computer collegati all’hotspot avranno la possibilità di visionare i file condivisi. Disconnettersi sempre, soprattutto se ci si trova in aeroporti, hotel o stazioni. Occhi aperti anche sui termini di privacy che di solito appaiono sempre prima di collegarsi ad un’area di free Wi-Fi e a dare il consenso al trattamento dei dati personali, per evitare di ritrovarsi la mail piena di spam o il telefono rallentato da fastidiosi messaggi pubblicitari.
Se si è amanti della riservatezza e si vuole godere del relax vacanziero senza il rischio di incontrare un collega di lavoro anche in viaggio, è necessario disattivare sempre le opzioni di geo-localizzazione di smartphone e tablet, oltre a quelle dei social network eventualmente utilizzate. Togliendo questa funzione, ci si potrà non solo godere la vacanza indisturbati, ma anche essere irraggiungibili da fastidiosi messaggi pubblicitari geo-localizzati.
Ci sono molti motivi per voler mantenere ‘private’ foto o video all’interno della galleria fotografica dello smartphone o del tablet. Durante i viaggi capita spesso di salvare tramite una foto il biglietto aereo con il gate d’imbarco o memorizzare, con uno screenshot, il nome dell’hotel dove si alloggerà. Oggi con l’app KeepSafe Photo Vault è possibile mantenere segreti tutti quei file che si ritengono particolarmente sensibili. Si avrà infatti, la possibilità di scegliere, all’interno del proprio rullino, le foto e i video da mantenere segreti.
Se non si vuole che il capoufficio visualizzi su Facebook le foto ‘disinibite’ delle serate estive, oggi Facebook dà la possibilità di decidere chi può vedere i contenuti condivisi. Esistono infatti 5 livelli di visibilità: “Tutti”, “amici”, “Amici tranne…”,“Amici specifici” e “Solo io”.
Postando sui social network che si è in vacanza si potrebbe far sapere a eventuali rapinatori che la propria casa è vuota. Se poi si scrive anche per quanto tempo si resterà in viaggio o dove si è diretti, il pericolo potrebbe aumentare.
Con l’estate, si sa, arrivano le avventure romantiche. Se si viene contattati in chat da utenti affascinanti magari non si sta vivendo un romantico film di Hollywood, ma probabilmente una romance scam, o truffa romantica online. Inizia tutto con una corrispondenza piacevole tramite Instant Messenger o Skype e si finisce con false richieste di aiuto, dove il “social seduttore” in questione pretende qualche milione di euro per risolvere situazioni ambigue.
Evitare di postare sui social foto di minori. Rendere pubbliche sul web le immagini dei propri bambini al mare in costume da bagno è un atto da non sottovalutare. Si possono raggiungere un numero di persone, conosciute e non, molto ampio, non sempre con buone intenzioni. Anche individui non direttamente connessi con i propri profili social possono avere accesso alle foto e utilizzarle per un uso improprio. Non bisogna dimenticare le potenzialità dello screenshot.
Attenzione a tutte quelle offerte davvero troppo belle per essere vere che offrono sconti straordinari sui viaggi o affitti super convenienti di case per le vacanze. Generalmente per ottenerli però bisogna compiere operazioni ‘pericolose’ come ad esempio fornire i propri dati personali o bancari tramite social network, e-mail, sms o sistemi di messaggistica.
L’e-mail alerts avverte ogni volta che si entra sui propri account social da un diverso device per la prima volta, con un messaggio di verifica all’indirizzo di posta elettronica privato. In questo modo si può verificare che non sia stato nessun altro ad aver effettuato il login. In caso contrario può essere un avvertimento davvero molto utile.
Esistono delle soluzioni che sembrano scontate, ma non lo sono affatto, per evitare il furto dei dati e la conseguente violazione della privacy. Ad esempio un’ottima precauzione, è quella di installare software e programmi anti virus. Mantenere inoltre sempre aggiornati i sistemi operativi di tutti i dispositivi utilizzati per garantire una maggiore protezione.

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