martedì, 5 Novembre 2024

Bene hotel in estate e le vendite 2013 salgono a +1,9%

L'industria turistica italiana si lascia alle spalle il 2013 con un dato di sostanziale tenuta, grazie ai dati dell'estate scorsa: +1,9% rispetto al 2012 il tasso di occupazione nelle strutture ricettive, pari al 42,5% delle disponibilità. Come mostra l'Osservatorio nazionale del turismo di Unioncamere e Isnart, è solo dal secondo semestre dell'anno che, grazie alle vendite estive, i dati sul comparto turistico volgono al positivo, dopo un primo semestre di perdite nette, tanto che il saldo di fine anno del comparto è identico al 2012 (36,6%).
In particolare, saldi negativi di fine anno per i villaggi turistici che raggiungono appena il 37,7% di occupazione media (-6,9%), i rifugi (21,1% in media, -5,4%) ma anche gli ostelli (40,8%, -2,6%) e gli agriturismi (29,3%, -2,4%).    
Nel comparto alberghiero, invece, la variazione rispetto al 2012 indica anche nel primo semestre o una stabilità o una lievissima crescita, ma il saldo annuale, pari al 47,5%, mostra un recupero rispetto all'anno precedente del +3,5%. Le categorie superiori registrano tassi medi annui di vendita anche più alti: nei 5 stelle il 58,3% (+2,5%), nei 4 stelle 54,9% (+4,6%).
Fine anno con segnali di ripresa nel nord est del Paese dove, con un tasso medio del 45,6%, si registra un +3,4% sul 2012, mentre nel nord ovest il saldo si attesta al 40,4% (-0,6%).
Nel centro Italia il saldo annuale è pari al 43% di occupazione camere (+1,6%) mentre al sud e isole si ferma al 39,1% (+1,8%). Si distinguono nel 2013 le performance di occupazione delle strutture ricettive nelle città di interesse storico artistico (50,4%), in crescita del +4,3%, e le destinazioni lacuali (45,2%) sebbene in calo sull'anno precedente (-2,1%).
Il comparto ricettivo del balneare chiude l'anno con un tasso medio del 41,7% leggermente al di sotto della media nazionale ma in crescita del +1,9% rispetto al 2012.
Nelle località termali le imprese registrano un'occupazione media del 38,9% (-1,4%), in montagna (+0,6%) ed in campagna (+2,1%) le strutture ricettive chiudono l'anno con un saldo del 36,9%.
A favorire le performance del comparto alberghiero, anche l'attenta gestione delle tariffe, in aumento rispetto al 2012 (+3,9%), ma ancora al di sotto dei prezzi applicati nel 2008 (-2,1%).

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