mercoledì, 13 Novembre 2024

È italiano il 76,2% dei turisti della stagione invernale 2021-2022

Il turismo domestico ha salvato la stagione della neve e gli italiani, oltre alle classiche località alpine, hanno riscoperto gli Appennini. Dopo le grandi difficoltà della montagna bianca nel 2020 e soprattutto nel 2021, l’attuale stagione turistica invernale evidenzia alcuni segnali positivi. Per effetto delle restrizioni e delle incertezze nelle condizioni sanitarie, sono cresciuti gli spostamenti di breve e medio raggio, spinti da decisioni sempre più sotto data, con i turisti italiani che oggi rappresentano il 76,2% del totale (rispetto al 54% di prima delle restrizioni).
Ad andare in vacanza sulla neve sono state principalmente coppie (il 49%) e famiglie (29%), che hanno preso il posto dei tradizionali gruppi organizzati. E la domanda di prossimità, accompagnata da condizioni meteo favorevoli dopo anni di scarse precipitazioni, in quasi tutte le regioni ha portato alla riscoperta di località sciistiche “minori”, con giudizi molto positivi per l’Appennino Centro-Meridionale, oltre che per le classiche località dell’arco alpino che si confermano ai primi posti per risultati economici e apprezzamento degli ospiti. È quanto emerge dall’Osservatorio sul Turismo di Intellera Consulting.

“Dopo il parziale blocco a causa del Covid da marzo 2020 e la stagione “nera” del 2021, nel complesso il 2022 si è aperto con buoni risultati per il turismo invernale: il calo di stranieri sembra essere stato almeno in parte compensato dalla domanda interna e l’inizio di stagione è stato salutato con soddisfazione nelle principali località sciistiche italiane – afferma Alessandro La Rosa, Partner responsabile delle strategie di Go To Market di Intellera Consulting – Per il successo delle singole località sono risultati fondamentali la capacità organizzativa, la dotazione ricettiva ed impiantistica e il capitale di immagine consolidato: in questo le località dell’arco alpino si confermano “top player”, ma ci sono alcune eccezioni. Ed è di grande interesse la crescita di popolarità (numero contenuti online come recensioni, giudizi, commenti, punteggi, ecc.) e sentiment (livello di soddisfazione espresso dai contenuti) delle località dell’Appennino, che può preludere ad un rilancio anche di queste zone. Un fenomeno di cui tenere conto, di fronte alle opportunità rappresentate dal PNRR, che stanzia importanti risorse per il rilancio del settore, anche superando il divario digitale dei territori e la frammentazione dell’offerta per l’utente”.

Analizzando la popolarità delle località montane, espressa dal numero totale di recensioni e valutazioni online per ogni località nella stagione 2021-22, al primo posto c’è Livigno (con un indice di 8,47), seguita sul podio con distacco da Pinzolo (Madonna di Campiglio) e Courmayeur, poi Cortina d’Ampezzo, Valtournenche, Bormio, San Giovanni di Fassa, Canazei, Castelrotto e Primiero San Martino di Castrozza a completare la top 10. Confrontando la situazione degli ultimi due anni, la graduatoria è rimasta quasi invariata, ma crescono le “star” valdostane Courmayeur e Valtournenche, Primiero, Cortina e Folgaria. In fondo classifica le località del Centro-Sud, anche se alcune come L’Aquila, Roccaraso, Pescasseroli, Abetone Cutigliano conquistano posizioni (fuori dai primi 20) a conferma della ripresa del turismo di prossimità.

Analizzando la saturazione dell’offerta, cioè il numero di prenotazioni online sul totale dei posti letto disponibili, al primo posto c’è Sestola, in Emilia-Romagna, con il 45% di offerta venduta, seguita da Molveno (Trentino, 44%), e poi Pinzolo (43%), Cortina (40%) e Corvara (47%), davanti a Livigno, Mezzana, Courmayeur, Roccaraso, San Giovanni di Fassa, Spezzano della Sila, Andalo, e così via.

Stando alle prenotazioni delle agenzie viaggio online per il periodo fino a Pasqua 2022, la migliore performance è ancora di Sestola, con il 72,5% delle camere e appartamenti già venduti, seguita Val di Zoldo (52,7%), Predazzo (43,4%), Corvara in Badia (40,4%), Pinzolo (39,6%).

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