Da gennaio a marzo quasi 7,53 milioni di italiani, rispetto agli 7,86 milioni del 2013, si sono recati in località sciistiche dell'Italia e dell'estero, facendo registrare un calo complessivo del 4,2%. Lo rileva la ricerca effettuata dall'Istituto ACS Marketing Solutions per Federalberghi.
Calcolando però la frequenza sciistica complessiva, il numero di italiani che hanno frequentato le piste da sci arriva a 11,44 milioni nel 2014, rispetto ai 10,75 milioni del 2013 per un incremento del 6,4%. Segno evidente di come gli appassionati della neve per il 68% prediligano i week end e solo il 32% scelga ancora la formula della settimana bianca.
Nel dettaglio, 3,64 milioni di italiani (rispetto ai 3,78 milioni del 2013) hanno trascorso una settimana bianca, segnando un calo del 3,7%. Coloro che invece hanno effettuato solo dei week end sulla neve assommati a quanti oltre alla settimana bianca hanno effettuato anche almeno 1 week end bianco sono stati circa 4,85 milioni (rispetto ai 4,49 milioni del 2013) per un incremento dell'8,2%.
Il giro d'affari delle settimane bianche è stato di 2,31 miliardi di eEuro (rispetto ai 2,37 miliardi di euro del 2013) mentre quello dei week end sulla neve è stato di 2,64 miliardi di euro (rispetto ai 2,29 miliardi di euro del 2014). Il giro d'affari complessivo del turismo bianco nel 2014, considerando tutte le voci di spesa, è stato pari a 4,96 miliardi di euro (rispetto ai 4,66 miliardi di Euro del 2013).
"Considerando l'innevamento naturale che caratterizza ancora molte località montane italiane – commenta Bernabò Bocca, presidente Federalberghi – al punto da poter sciare fino a Pasqua, confidiamo che i risultati realizzati dal turismo bianco nei primi tre mesi dell'anno possano consolidare un dato che in un momento di estrema crisi come l'attuale rappresenta, forse, un primo timido segnale di inversione. Il calo percentuale dei vacanzieri italiani – prosegue Bocca – è stato superato dal numero complessivo degli sciatori che, peraltro, ha sostenuto il giro d'affari dell'intera filiera. Il tutto accompagnato da un'attentissima politica dei prezzi degli albergatori italiani che da soli, senza alcun incentivo pubblico, hanno attuato iniziative promozionali ed offerte in grado, alla luce dei risultati, di invertire la tendenza. Sono stati i week end sulla neve i veri protagonisti di questa lunga stagione sciistica, scelti dal 68% della domanda nazionale, rispetto al 32% degli italiani che hanno ancora preferito la più tradizionale settimana bianca. Alla luce di questo risultato, maturato dal brand Italia, la richiesta che rivolgiamo a Governo e Parlamento è per un alleggerimento dei costi del sistema ricettivo ed una rapida modifica del Titolo V della Costituzione che ridia centralità alla promozione di questo settore che dimostra di essere quello maggiormente capace di produrre ricchezza ed occupazione".
Le Regioni più gettonate sono state il Trentino-Alto Adige che resta la regione leader con il 23,3% della domanda (rispetto al 24,6% del 2013), seguito dal Piemonte con il 10,6% (14,1% del 2013), dalla Lombardia con il 9,7% della domanda (8,5% del 2013), dalla Valle d'Aosta con l'8,7% (9,2% del 2013), dal Friuli Venezia Giulia con il 7,8% della domanda (7,7% nel 2013), dall'Abruzzo col 5,9% (4,9% nel 2013) e dal Veneto con il 5,8% della domanda (7,1% nel 2013).
Infine, l'88,2% è rimasto in Italia mentre l'11,8% è andato all'estero. Relativamente alla struttura prescelta la soluzione più gettonata è stata l'albergo.