Il rincaro dei costi energetici negli ultimi mesi ha coperto a macchia d’olio pressoché tutte le PMI del Paese, soprattutto in seguito agli shock macroeconomici internazionali. In questo quadro già instabile, alcuni settori industriali si sono rivelati più esposti di altri ai rincari energetici, in prima fila i servizi di accoglienza e ristorazione. Per quanto riguarda il settore dell’hospitality e ristorazione, la pressione dei costi si è fatta sentire in particolar modo nel primo trimestre del 2022, quando già a livello macroeconomico il taglio del 43% delle forniture di gas all’Italia da parte della Russia (dati Gazprom) ha pesato su molti comparti industriali.
Banca AideXa, l’istituto fintech fondato da Roberto Nicastro e Federico Sforza, ha analizzato i dati transazionali di un campione di PMI clienti e i costi sostenuti verso le maggiori società di gas ed elettricità. Confrontandoli con i dati delle vendite mensili delle stesse PMI, ha ottenuto una fotografia in tempo reale di quanto i prezzi ormai roventi delle bollette stiano pesando sul loro fatturato.
Per strutture ricettive e ristorazione da gennaio a oggi i costi energetici hanno toccato un picco del +400% rispetto alla fine del 2021, rallentando ulteriormente la ripresa di un settore già molto penalizzato durante e dopo il periodo pandemico. Un’incidenza così alta dei costi dell’energia significa che, soprattutto in concomitanza con l’aumento della domanda nel periodo estivo, restare al passo con la richiesta di servizi diventa molto più costoso del passato per gli imprenditori di questi settori.
Le analisi di AideXa confermano poi come l’incremento dei costi iniziato a fine 2021, pur essendosi assestato ad oggi su livelli leggermente più bassi, non si sia ancora del tutto allentato. A maggior ragione in seguito agli ulteriori tagli sulle forniture avvenuti in questi giorni.
E se negli ultimi mesi i riflettori sono rimasti accesi sulla sofferenza economica della grande industria italiana, alla luce di questi nuovi dati diventa ancora più urgente che venga stabilita una solida linea di intervento anche per le piccole e medie imprese del nostro territorio, che in Italia ad oggi sono più di duecentomila.
Di pari passo con l’aumento del prezzo dell’energia aumenta per le imprese anche il bisogno di un supporto finanziario, che risponda velocemente e con soluzioni adatte ai rapidi mutamenti dell’ambiente esterno e alle esigenze del proprio settore. Pena il rallentamento delle attività e impatti negativi anche sul fatturato.
“L’approccio transazionale di Banca AideXa è in questo contesto uno strumento prezioso per monitorare trend economici quasi in tempo reale e offrire alle PMI finanziamenti che tengano in considerazione i bisogni di liquidità, adattandosi velocemente ai mutamenti economici esterni e di settore. Con un metodo dinamico come questo, riusciamo a dare le risposte giuste al momento giusto”, dichiara Walter Rizzi, Chief Data & Customer Engagement Officer di Banca AideXa, aggiungendo che: “L’aumento dei costi energetici registrati nei settori hospitality e ristorazione è il primo e più immediato segnale della spinta all’aumento dell’inflazione, che ci aspettiamo di registrare in tutti i settori nei dati del primo semestre 2022”.