giovedì, 28 Marzo 2024

Fs dà l’ok definitivo alla scissione da Grandi Stazioni

Il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane ha dato il via libera definitivo alla scissione di Grandi Stazioni, con il passaggio delle attività retail nella nuova società Grandi Stazioni Retail. Passaggio necessario per procedere con privatizzazione della nuova società (la vendita del 100%, secondo indiscrezioni, vale tra i 700 e i 900 milioni): il bando di vendita, spiegano fonti della società, è atteso nella prima decina di giorni di settembre, con l’obiettivo di arrivare all’aggiudicazione entro l’anno.

L’operazione prevede la suddivisione delle attività attualmente collocate in Grandi Stazioni, con la creazione di due nuove società e il cambio di denominazione di Grandi Stazioni. La vecchia Grandi Stazioni diventa così ‘Grandi Stazioni Rail’ focalizzata su attività infrastrutturali e sul completamento del piano di investimenti, per “garantire il presidio dei business chiave di stazione – spiega Fs – nei confronti dei viaggiatori e di tutti coloro che vi operano: sicurezza, pulizia e manutenzione, biglietterie di operatori ferroviari, gestione parcheggi, attività di locazione direzionale e attività di ingegneria”.   

Vengono poi create due nuove società: Grandi Stazioni Immobiliare, focalizzata sulla valorizzazione degli immobili di proprietà attualmente detenuti da Grandi Stazioni; e Grandi Stazioni Retail, focalizzata sulle attività tipicamente commerciali delle stazioni del network – incluse le due stazioni nella Repubblica Ceca – in particolare sulle locazioni commerciali, sui Media&Advertising e sui servizi ai viaggiatori, identificata come la società da privatizzare.    

Al termine dell’operazione di scissione è stato definito anche il nuovo assetto proprietario delle tre società: Grandi Stazioni Rail diventa al 100% di Fs, Grandi Stazioni Immobiliare resta al 60% di Fs e al 40% da Eurostazioni (Gruppo Benetton, Gruppo Caltagirone, Gruppo Pirelli e Sncf), mentre per Grandi Stazioni Retail è stato definito un concambio che, secondo indiscrezioni, si aggira su 55% di Fs e 45% di Eurostazioni.  

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