“Nel 2018 abbiamo raggiunto un record incredibile e storico con oltre 4,12 milioni di turisti che sono arrivati in Israele. Abbiamo superato i precedenti record del turismo incoming e questo è il risultato dell’intenso lavoro svolto dal Ministero del turismo. Questi numeri rappresentano un cambiamento rivoluzionario nella strategia di marketing del Ministero del Turismo, realizzato attraverso lo sviluppo delle infrastrutture, grazie all’apertura di rotte dirette da nuove destinazioni, avendo creato collaborazioni con alcuni dei più grandi agenti di viaggio del mondo”. È quanto ha affermato il ministro del turismo israeliano Yariv Levin, commentando i dati sul turismo del Paese nel 2018.
“Questo è il secondo anno consecutivo da record nel turismo in Israele e quest’anno abbiamo superato la soglia dei 4 milioni di turisti in un anno. Tutto questo è il risultato di un lavoro duro e faticoso realizzato negli ultimi anni, parte di una rivoluzione in cui Israele è stata commercializzata in tutto il mondo come destinazione turistica. Siamo ottimisti sul 2019 che inizia con l’apertura del nuovo aeroporto internazionale di Timna che ci consentirà di continuare a portare nuovi voli a Eilat. Ciò che era considerata una fantasia pochi anni fa è oggi una realtà: Israele è una delle destinazioni turistiche preferite al mondo”, ha aggiunto Amir Halevi, direttore generale del ministero del turismo.
Secondo l’Ufficio centrale di statistica, nel dicembre 2018 sono state registrate circa 325.600 turisti ovvero il 12,2% in più rispetto a dicembre 2017 e il 31% in più rispetto a dicembre 2017. Le entrate del turismo a dicembre hanno raggiunto circa 460 milioni di dollari.
Oltre 4,1 milioni di entrate turistiche sono state registrate in Israele nel periodo gennaio – dicembre 2018, con un incremento di circa il 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le entrate del turismo nel 2018 hanno raggiunto circa 5,8 miliardi di dollari.
Nel 1978, Israele ha superato il milione di turistici: trent’anni dopo l’istituzione dello Stato. Ci sono voluti 16 anni per aggiungere il successivo milione di turisti (nel 1994) e 23 anni per raggiungere i tre milioni di turisti (nel 2017); ci sono voluti solo due anni per raggiungere i quattro milioni.
Alla fine del 2018 i primi sette paesi di crescita del turismo outgoing verso Israele sono risultati: gli Stati Uniti (897.100), la Francia (346.000), la Russia (316.000), la Germania (262.500), il Regno Unito (217.900) la Polonia (151.90) e l’Italia (150.600).
Per l’Italia dicembre ha poi rappresentato un mese record con ben 20.500 turisti, con una cresita del 46% rispetto al medesimo periodo del 2017 e del 92% rispetto al 2016: l’Italia è così risultata poi a dicembre e complessivamente nel 2018 tra i 5 paesi con la crescita più elevata rispetto allo scorso anno e a due anni fa.
Nel 2018, la principale società di ricerche di mercato internazionale, EuroMonitor, ha nominato Gerusalemme come la destinazione turistica in più rapida crescita al mondo.
Il 40% dei turisti che sono giunti in Israele nel 2018 avevano già visitato Israele, a prova che Israele è una destinazione assolutamente primaria nella scelta dei turisti di tutto il mondo. Nel 2018, il 61% di tutti i turisti erano cristiani, il 22% ebrei, il 12,1% non riferito a nessuna confessione, l’1,8% musulmano, lo 0,6% buddista, lo 0,5% era indù e lo 0,1% appartenente alla religione Bahai.
Come negli anni precedenti, il ministero del turismo ha realizzato accordi con gli imprenditori per incoraggiare la creazione, l’espansione e la conversione di hotel in varie città, da nord a sud. Quest’anno sono stati stanziati 145 milioni di shekel per aiutare gli imprenditori a costruire 3.829 nuove camere, con una crescita annuale del 49% all’anno (2017: 2.566 nuove camere, 2016: 1.936 nuove camere e nel 2015: 1.333 nuove camere).
“Abbiamo ottenuto un risultato davvero insperato e di questo dobbiamo ringraziare tutti i nostri partner che hanno avuto fiducia in noi. Dagli operatori che hanno investito, dalla stampa che ha saputo raccontare in modo inedito le novità e lo splendore della nostra destinazione. Tutto questo è stato realizzato anche grazie all’ingresso di nuove compagnie aeree e all’intensificazione dei voli da parte delle compagnie più tradizionali. Davvero un grazie a tutti per la fiducia che avete voluto riporre nella nostra destinazione”, ha detto Avital Kotzer Adari, direttore dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo in Italia.