Crollo del turismo a Cuba, -27% in primi 5 mesi


Crolla il turismo a Cuba. Nei primi cinque mesi del 2025, l’isola ha accolto 862.343 turisti internazionali, registrando un calo del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo riferisce l’Istituto nazionale di statistica (Onei). La flessione interessa tutti i principali Paesi di provenienza.

Il Canada, storicamente primo mercato per numero di visitatori, ha registrato un calo del 28,5%, passando da oltre 541.000 a 388.000 arrivi. Ancora più netta la contrazione del turismo russo, in calo del 45,5%, con 56.089 visitatori. Anche Stati Uniti, Germania, Francia, Messico, Argentina, Spagna e Italia hanno segnato una riduzione dei flussi rispetto al 2024. Alla luce di questi dati, appare sempre più difficile il raggiungimento dell’obiettivo fissato dal governo cubano per il 2025: 2,6 milioni di turisti.

La crisi del settore turistico cubano – cruciale per l’economia dell’isola – si deve alla crisi economica che ha pesantemente colpito la popolazione e alla precarietà delle infrastrutture soprattutto elettriche dell’isola che, a causa dei continui blackout elettrici, ha generato un impatto negativo anche sul settore ricettivo. Il turismo è fondamentale per il suo contributo nella generazione di prodotto interno lordo (pil) e per l’afflusso di valuta estera di cui il Paese ha disperatamente bisogno.
Dopo il picco del 2018 con 4,6 milioni di visitatori, il comparto non è riuscito a tornare ai livelli pre-pandemia. Nel 2024 gli arrivi si sono fermati a 2,2 milioni.

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