L’industria culturale e turistica cinese ha adottato un approccio digitale per ovviare ai danni subiti dall’epidemia di COVID-19, nel tentativo di rilanciare il settore e promuovendo anche l’attività di nuove imprese, impegnate ad esempio nei tour virtuali. É quanto riporta un rapporto di settore citato dal quotidiano ‘China Tourism Daily’.
Secondo il rapporto sull’Indice di sviluppo del settore culturale e turistico digitale, mentre gli eventi e le attività culturali “in presenza” e il turismo venivano danneggiati dall’epidemia, cresceva l’offerta digitale riguardante la musica online, le dirette streaming, le mostre in cloud, il turismo intelligente e altre forme di intrattenimento intellettuale basate sul 5G e l’intelligenza artificiale. I musei di tutto il Paese hanno offerto più di 2.000 mostre online, che hanno raccolto un totale di oltre 5 miliardi di visualizzazioni.
A febbraio, la principale agenzia digitale di viaggi cinese, Trip.com Group, ha lanciato una campagna per il ‘turismo in cloud’, invitando i fornitori di servizi di orientamento turistico a offrire gratuitamente ai viaggiatori online oltre 7.000 audio-guide.