venerdì, 22 Novembre 2024

E adesso i turisti israeliani riscoprono Dubai, è boom di prenotazioni

Dopo lunghi mesi trascorsi forzatamente in patria a causa del coronavirus, gli israeliani sono stati veloci a cogliere le opportunità apertesi con la firma degli Accordi di Abramo e stanno facendo le valigie per raggiungere al più presto i grattacieli di Dubai e le sue mitiche dune desertiche. Secondo la stampa, questo mese saranno in 40 mila a partire. Stando ai numerosi reportage trasmessi queste settimane dalle tv commerciali israeliane, gli Emirati appaiono come la meta ideale per una vacanza di assoluto escapismo per chi voglia lasciarsi dietro, almeno per una settimana, le preoccupazioni legate alla crisi sanitaria, a quella economica e a quella politica, nonchè le continue tensioni di sicurezza. Dopo decenni di chiusura col mondo arabo, adesso gli israeliani potranno toccare con mano il fascino dell’Oriente, girovagare per il Mercato delle Spezie o in quello dell’Oro.
“La novità degli Accordi di Abramo – ha spiegato il premier Benyamin Netanyahu – è che si tratta di una pace in cambio della pace, una pace fra i cittadini delle due parti”.
In Egitto e in Giordania, malgrado gli accordi di pace, gli israeliani spesso non si sentono i benvenuti ed il turismo in quei Paesi è rimasto un fenomeno molto ristretto. Gli Emirati rappresentano una occasione molto attesa dagli israeliani per aver un contatto diretto con la cultura araba della Regione. Ora bastano loro 400 dollari per immergersi nella nuova realtà.

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