L’Egitto ha deciso di puntare sull’archeologia per farsi notare soprattutto dai turisti. E stavolta ha presentato il ritrovamento di circa 40 mummie ben conservate. La scoperta è stata fatta nel sito di Tunah Al-Jabal, 250 km in linea d’aria a sud del Cairo. Le mummie, in tutto una quarantina, sono state trovate all’interno di camere funerarie scavate nella roccia. Appartengono a una famiglia della classe media, ha riferito l’agenzia Mena citando il ministero delle Antichità.
Il periodo indicato dall’agenzia per datare le mummie è vasto (periodo tolemaico, romano o bizantino) e si presume che la piccola necropoli sia stata utilizzata per secoli.
Le mummie sono in buone condizioni e almeno dieci sono di bambini. Alcune sono decorate con scritture a mano in demotico, una forma usata appunto dalla gente comune. Sono stati trovati anche numerosi utensili in ceramica, papiri e sarcofagi colorati. È il terzo anno consecutivo che viene annunciato un rinvenimento nell’area il cui nome è traslitterabile anche in ‘Tuna El-Gebel’ e il ministro delle Antichità egiziano, Khaled El-Enany, in una conferenza stampa sul posto ha previsto che “numerose nuove scoperte archeologiche saranno annunciate prossimamente in Egitto”.
Dal canto suo la ministra del Turismo, Rania al Mashat ha sottolineato che esiste un’eccellente cooperazione fra il suo dicastero e quello dell’Antichità e che questo contribuirà a creare attesa per l’apertura al Cairo del nuovo ‘Grande museo egiziano’ prevista per l’anno prossimo.
Le autorità egiziane non nascondono di puntare sull’archeologia per contribuire ad attrarre turisti dopo che, per otto anni, due rivoluzioni e vari attentati terroristici hanno colpito l’industria delle vacanze egiziana, uno dei pilastri dell’economia nazionale.
Di recente l’Egitto ha annunciato una serie di scoperte archeologiche o interventi di restauro: da ultimo, giovedì, un sistema per bloccare la proliferazione di muffe favorite dall’afflusso di turisti all’interno della tomba del faraone-bambino Tutankhamon nella Valle dei Re a Luxor e, il mese scorso, 20 tombe anche di oltre 5.000 anni fa che custodivano fra l’altro simulacri di scarabei, posate di pietra e fossili di animali.