Giro di vite contro il turismo di massa alle Baleari
lunedì, 10 Marzo 2025
Il governo delle Baleari ha annunciato una nuova imposta sulle auto non immatricolate nell’arcipelago e un raddoppio dell’ecotassa di soggiorno per i turisti in un piano per frenare il turismo di massa, sull’onda delle proteste dei residenti contro gli effetti devastanti sulla vivibilità dell’arcipelago mediterraneo. “Queste isole sono arrivate al limite”, ha detto l’assessore al turismo, Jaume Bauza, dell’esecutivo guidato da Marga Prohens, del Partito Popolare.
La nuova tassa sulle auto per i turisti, pensata per gli oltre 60.000 veicoli in affitto che sbarcano ogni estate sulle isole, sarà fra i 50 e gli 85 euro, con una tariffa fissa in entrata e una variabile in uscita, in funzione delle emissioni del veicolo. E dovranno pagarla anche gli stranieri residenti nell’arcipelago se l’auto non è stata immatricolata in Spagna. Il ricavato sarà destinato a migliorare il trasporto pubblico locale e alla costruzione di nuove linee ferroviarie.
Fra le altre misure, un aumento del 50% della ecotassa pagata dai turisti, fino a 6 euro per notte da marzo a dicembre, che nel caso dei croceristi passerà dagli attuali 2 euro a 6 euro al giorno. Il piano prevede anche il divieto totale degli affitti a uso turistico in alloggi plurifamiliari oltre le licenze attualmente concesse, che riguardano 90.000 posti letto.
I portali web che annunciano case in affitto avranno l’obbligo di pubblicare il numero di registro degli alloggi turistici, pena sanzioni fino a mezzo milione di euro, nei casi più gravi, sia per chi li commercializza che per i proprietari. L’esecutivo regionale, che non conta su una maggioranza nel parlamento delle Baleari, dovrà negoziare le misure con gli altri gruppi politici. Ma la necessità di frenare i flussi di massa sulle isole – che a fronte di una popolazione di 1,2 milioni di abitanti hanno ricevuto lo scorso anno 19,8 milioni di visitatori – per le proteste che hanno mobilitato l’estate scorsa decine di migliaia di residenti, è condivisa anche dalle forze di sinistra nel Parlamento regionale.