Il periodo di instabilità politica che ha vissuto la Thailandia negli ultimi mesi non ha fermato il turismo italiano. Nei primi cinque mesi del 2014, si sono registrati infatti 65.814 arrivi dal Belpaese contro i 57.728 del medesimo periodo nel 2013. Questo incremento del 14% coincide con una fase complessa di gestione dell'immagine della Thailandia a livello internazionale.
Un semestre iniziato con le proteste antigovernative di dicembre 2013, seguite a maggio dalla decisione della giunta militare di concentrare il potere nelle competenze di un Consiglio Nazionale costituito per ristabilire stabilità e ordine in tutto il Paese. Obiettivo che appare ormai raggiunto dopo la notizia, ufficializzata la scorsa settimana, della revoca del coprifuoco nelle principali aree turistiche. La Thailandia si avvia, dunque, verso una previsione di chiusura che le consentirà di raggiungere 205mila presenze dall'Italia nel 2014, superando per la prima volta quota 200 mila.