Il governo portoghese ha annunciato ufficialmente il luogo in cui sorgerà il nuovo aeroporto di Lisbona. Seguendo le priorità suggerite nell’ultimo studio tecnico, presentato lo scorso marzo da una commissione ad hoc nominata dal precedente governo, la scelta è ricaduta su Alcochete, cittadina a circa trenta chilometri dalla capitale, sulla sponda meridionale del fiume Tago. Tra i motivi alla base di questa scelta c’è la disponibilità di terreni pubblici, l’esistenza di uno studio d’impatto ambientale, nonché la vicinanza di Alcochete alla rete stradale e ferroviaria.
Proprio per completare la rete integrata di trasporti attorno al nuovo aeroporto, lo stesso Consiglio dei ministri ha anche deciso di accelerare i procedimenti per l’estensione della linea ferroviaria ad alta velocità e la costruzione di un terzo ponte sull’estuario del Tago, da cui dovrebbe appunto passare l’alta velocità che collegherà Vigo, Oporto, Lisbona e Madrid. La scelta del nuovo aeroporto, che si chiamerà Luís de Camões, arriva ben 52 anni dopo il primo studio tecnico in cui si proponeva un’alternativa all’attuale scalo Humberto Delgado, inaugurato nel 1942 e oggi ritenuto insufficiente per le esigenze della capitale portoghese. Secondo i piani più ottimistici della stessa commissione ad hoc, non condivisi però da tutti gli osservatori, la prima pista dell’aeroporto Camões, che inizialmente ne avrà due ma sorgerà in una zona in cui potrà averne fino a quattro, dovrebbe essere pronta nel 2030, la seconda nel 2031. L’investimento ammonta a poco più di sei miliardi di euro.