La Tunisia scommette sul binomio turismo-olio d’oliva


La Tunisia ha istituito un comitato permanente e un piano d’azione per il 2026 per integrare l’olio d’oliva tunisino nell’offerta turistica e sviluppare un turismo agricolo sostenibile. Si tratta di uno dei risultati chiave di un incontro congiunto organizzato recentemente dai ministeri tunisini del Turismo e dell’Agricoltura, con la partecipazione di rappresentanti ministeriali e agenzie nazionali, tra cui l’Ufficio Nazionale del Turismo tunisino , l’Ente Nazionale dell’Olio d’Oliva tunisino e l’Agenzia per la Promozione degli Investimenti Agricoli, nonché organizzazioni professionali e operatori del settore dell’ospitalità rurale.

L’azione si basa sul successo delle iniziative pilota condotte a Chaâl, Enfidha e Biserta, dove visite immersive a tema sulla raccolta e la lavorazione delle olive hanno suscitato un forte interesse tra i turisti. Il piano d’azione 2026 prevede la creazione di itinerari turistici tematici incentrati sull’olio d’oliva, l’organizzazione di festival regionali e l’allestimento di spazi espositivi permanenti nelle aree turistiche.

Gli uliveti in Tunisia rappresentano una porzione importante, circa il 40% della superficie agricola totale coltivata. Il paese è il secondo produttore mondiale di olio d’oliva, considerato l'”ambasciatore” del patrimonio alimentare nazionale. I partecipanti hanno sottolineato il ruolo chiave dell’agriturismo nella diversificazione dell’offerta turistica, nella promozione dei prodotti locali e nel sostegno al reddito degli agricoltori. Esperienze pilota saranno implementate e istituzionalizzate in tutto il Paese, nell’ambito di un approccio che coniuga sviluppo regionale, creazione di posti di lavoro e crescita economica.

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